Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 27 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Piana Gioia Tauro, Confindustria crea rete imprese "Infrastrutture e servizi fondamentali per il decollo della Zes"

Piana Gioia Tauro, Confindustria crea rete imprese "Infrastrutture e servizi fondamentali per il decollo della Zes"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Confindustria Reggio Calabria compie un nuovo passo nel più ampio percorso di costituzione di una vera e propria rete fra le imprese del territorio. Un’azione che l’associazione di via del Torrione sta conducendo, su input del presidente Giuseppe Nucera, attraverso la propria struttura in tutte le aree strategiche per lo sviluppo economico, infrastrutturale e occupazionale della provincia reggina. In questo contesto si è svolta la riunione tecnico operativa che ha visto protagonisti una delegazione di Confindustria Reggio Calabria composta dallo stesso Nucera, dal direttore Francesca Cozzupoli e dalla referente sportello Internazionalizzazione, Mariella Costantino e un gruppo di imprenditori della Piana di Gioia Tauro. L’incontro, che è stato ospitato nella sede dalla Cooperativa olearia “Delia” di Scido, ha posto sul tavolo i temi di stringente attualità che interessano il tessuto produttivo locale, dalle opportunità di investimento derivanti dalla Zes, alla questione del rilancio infrastrutturale, ai finanziamenti europei, fino agli emergenti scenari legati all’innovazione e all’Industria 4.0.

“La crisi nel centro nord del Paese è ormai alle spalle – hanno detto gli imprenditori reggini – ma nel Mezzogiorno e in particolare in Calabria, viviamo ancora una fase di transizione molto delicata. La Piana di Gioia Tauro ha tutte le carte in regola per affermarsi quale motore di sviluppo dell’intera provincia in virtù delle tante eccellenze che animano il tessuto produttivo. Manca tuttavia, un sistema capace di interconnettere le diverse realtà presenti sul territorio e dobbiamo quotidianamente fare i conti con la carenza di servizi e infrastrutture essenziali. Il porto e l’area industriale di Gioia Tauro, hanno bisogno di avere alle spalle un contesto moderno e funzionale, in assenza del quale difficilmente la Zes potrà rivelarsi uno strumento efficace e, soprattutto, in grado di attrarre investimenti.

Le questioni collegamenti e logistica – hanno rimarcato gli imprenditori della Piana – rappresentano le principali criticità. Quest’area soffre ancora in modo pesante l’isolamento delle aree interne e l’assenza di una via di comunicazione diretta tra i versanti tirrenico e jonico. Basterebbe rilanciare tre grandi opere ancora incompiute, ovvero la Pedemontana della Piana, la Bovalino-Bagnara e il tratto Delianuova-Gioia Tauro, collegamenti che aprirebbero scenari incredibili per i distretti produttivi dell’entroterra reggino che potrebbero finalmente comunicare con il centro e le fasce costiere della Città metropolitana”.

Proprio sul tema delle grandi opere viarie il presidente Nucera ha annunciato a breve un confronto con i vertici di Anas per fare il punto sullo stallo e sulle iniziative da adottare per lo sblocco dei cantieri. “Abbiamo in questo territorio circa 1 miliardo e 350 milioni di opere ancora ferme – ha detto Nucera – e questo è inaccettabile. Confindustria ha sottoposto al prefetto di Reggio Calabria un elenco dettagliato degli interventi infrastrutturali urgenti sui quali occorre intervenire. Stiamo lavorando per affermare la cultura dei distretti industriali che in questa provincia hanno potenzialità enormi, in settori quali l’Agroalimentare, il Turismo e i Servizi. In questo quadro Gioia Tauro e il retroporto rappresentano l’elemento trainante. Sul suo rilancio stiamo conducendo un confronto serrato nell’ambito della rete di Confindustria a livello nazionale. Siamo inoltre in contatto con alcuni dei più importanti Atenei italiani del centro nord – ha poi concluso il presidente di Confindustria Reggio Calabria – per l’avvio di un’azione di promozione del nostro territorio tesa a far conoscere, specialmente ai giovani, le opportunità che il contesto reggino può offrire”.