Piano triennale Comune Lamezia Terme “scaduto” Piccioni: “Che credibilità può avere il nostro Comune?”
Ad oggi l’amministrazione comunale non ha ancora proceduto all’aggiornamento del piano triennale di prevenzione della corruzione e per la trasparenza. E ciò nonostante la legge imponga il termine annuale del 31 gennaio. Ciò significa nel Comune di Lamezia Terme non si rispettano le leggi. E si badi bene non in due settori qualsiasi, ma proprio in quelle aree che oggi sono fondamentali nella Pubblica Amministrazione: l’Anticorruzione e il controllo dell’operato dei Dirigenti comunali. Ho fatto già notare questi gravi deficit nel consiglio comunale del 30 marzo ma ancora nessun risultato concreto.
Da oltre un anno, anche su questo fronte, tutto fermo. Anche su questioni molto delicate, che hanno a che fare con la credibilità e la trasparenza del nostro Comune, la febbre di annunci dell’amministrazione Mascaro si scontra con la realtà di un’azione amministrativa che procede a rilento.
E’ bene sottolineare che non si tratta di atti formali o di pratiche burocratiche da assolvere. Oggi gli enti locali sono sotto stretta osservazione da parte di organi di controllo nazionale, in particolare l’Anac, per garantire che l’attività amministrativa si svolga all’insegna della trasparenza e del rispetto delle regole. Che credibilità può avere un Comune con un piano anticorruzione vecchio e non aggiornato? Non oso immaginare se il nostro Comune, con un piano triennale “scaduto”, fosse finito nel mirino dell’Anac a seguito della manifestazione di interesse sui parchi, poi annullata in autotutela grazie all’intervento del sottoscritto. Così come è necessario che il Sindaco provveda alla nomina dei componenti dell’organismo interno di valutazione. A marzo 2016, quindi ben nove mesi dopo l’insediamento dell’amministrazione Mascaro, si è scelto di procedere tramite avviso pubblico all’individuazione dei membri del nuovo organismo di valutazione. Una scelta certamente positiva, nella prospettiva di effettuare una selezione trasparente e meritocratica. Purtroppo però non si è tradotta in fatti. Dopo oltre un anno dalla pubblicazione dell’avviso pubblico, ancora i nuovi componenti non sono stati individuati. Ma il dato oggettivo è che da quando si è insediata l’amministrazione Mascaro non è mai stato presente un organismo che abbia vigilato sull’attività, o meglio in alcuni casi inattività, dei dirigenti comunali.
Un ritardo significativo e inspiegabile, che priva il nostro Comune di uno strumento importante per valutare l’operato dei singoli dirigenti dell’ente e la qualità dell’attività amministrativa nel suo complesso. Se è vero che la normativa dà alle amministrazioni pubbliche la facoltà di scegliere le modalità più opportune per valutare l’azione amministrativa di dirigenti e personale, dotarsi di questi strumenti è indispensabile per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini e accrescere il senso di responsabilità di tutti coloro che lavorano all’interno della macchina amministrativa. Chiediamo dunque all’amministrazione comunale che fine ha fatto l’avviso pubblico di marzo 2016, come si sono concluse le procedure selettive e perché non si è ancora proceduta ad individuare i membri del nucleo di valutazione.
Invito l’amministrazione comunale a colmare questo grave ritardo al più presto e a dotare il nostro Comune di due strumenti fondamentali per migliorare la qualità dell’attività amministrativa e assicurarne linearità e trasparenza.
Rosario Piccioni, consigliere comunale di Lamezia Terme