Pianoro intitola un parco a Nino Polifroni ucciso dalla mafia L'iniziativa degli studenti di una scuola nel Bolognese
di Ilenia Ocello, Maria Pia Raso, Giulia Visalli, Maria Francesca Pratticò e Caterina Di Giorgio
Esattamente vent’anni dopo l’uccisione dell’imprenditore calabrese Nino Polifroni, assassinato a 46 anni per il suo ostinato “no” ai tentativi di estorsione mafiosa, su proposta dei ragazzi della classe 2 B della scuola secondaria di primo grado “V. Neri”, il comune di Pianoro (Bologna) gli ha intitolato un grande parco. Al termine delle premiazioni del torneo “Dai un calcio alle mafie”, gli studenti, dopo aver presentato gli elaborati con cui hanno partecipato al concorso “Il silenzio è dolo – Coloriamo il coraggio”, hanno inaugurato, con formale delibera di Giunta, il parco della palestra comunale. A seguire, i familiari del compianto imprenditore Polifroni, presenti alla cerimonia, hanno espresso profonda gratitudine sia alla scuola, sia agli amministratori comunali: in particolare, la figlia Nicoletta, impegnata attivamente nei collettivi di “Libera” in Emilia Romagna, dove risiede, ha voluto ringraziare il comune di Pianoro per avergli restituito una dignità troppo a lungo negata, attraverso un riconoscimento pubblico, simbolo dell’impegno per la legalità. Da citare, inoltre, il “Collettivo di Libera” inaugurato, nello scorso marzo, dal I Liceo Scientifico di Casalecchio di Reno (BO), dedicato anch’esso alla memoria dell’imprenditore vittima della ‘ndrangheta. A fine mese, sarà intitolato a Polifroni anche un’aula dell’Istituto superiore del Comune di Cento (Ferrara).