Approvato dalla Camera bassa del Parlamento russo, la Duma, in terza e ultima lettura
un progetto di legge per depenalizzare i “maltrattamenti in famiglia” declassandoli
a illecito amministrativo. Oggi, Venerdì, 380 deputati russi si sono espressi a
favore della proposta di legge e solo tre hanno votato contro. Il disegno di legge
deve ora essere presentato al Senato e quindi al presidente Vladimir Putin. La proposta,
evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è
stata aspramente criticata dagli attivisti per la difesa dei diritti dell’uomo. Nello
specifico prevede che le violenze costituiscano reato solo se chi le ha commesse
sia già stato condannato per lo stesso motivo, in caso contrario potranno essere
punite con una multa. Il disegno di legge è stato avanzato dopo che una sentenza
della Corte suprema ha depenalizzato le percosse che non infliggono danni fisici
ma non ha toccato il carattere penale delle percosse contro i propri familiari facendo
insorgere i conservatori come la senatrice Ielena Mizulina, secondo cui il reato
di “maltrattamento in famiglia” è “anti-familiare”. Secondo il presidente della
Duma, Viaceslav Volodin, la depenalizzazione dei maltrattamenti in famiglia è una
“condizione per creare famiglie forti”. Stando a un sondaggio dell’istituto Vtsiom,
controllato dallo Stato, il 59% dei russi è a favore del disegno di legge, mentre
il 33% è contrario. Comunque, il 79% dei russi ha un atteggiamento negativo verso
qualunque violenza in famiglia.