PISL, Antonio Caridi: “Uno strumento in aiuto all’imprenditoria”
redazione | Il 27, Ago 2011
Infatti, impegnano circa 100 milioni di Euro dei fondi FESR a disposizione del Dipartimento Attività Produttive
PISL, Antonio Caridi: “Uno strumento in aiuto all’imprenditoria”
Infatti, impegnano circa 100 milioni di Euro dei fondi FESR a disposizione del Dipartimento Attività Produttive
CATANZARO – Si tratta di uno strumento di pianificazione strategica fra i più dotati, dal punto di vista finanziario, del POR 2007-2013.
L’Assessore Regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi presenta così la pubblicazione dei PISL che, per i soli ambiti dello sviluppo e dell’infrastrutturazione produttiva, infatti, impegnano circa 100 milioni di Euro dei fondi FESR a disposizione del Dipartimento Attività Produttive, ovvero un quarto dell’intera dotazione finanziaria del PISL, per finanziare progetti integrati di investimento coerenti alle potenzialità espresse e latenti del territorio.
L’Avviso per la presentazione dei progetti che riguardano i Piani Integrati di Sviluppo Locale è stato pubblicato sul BURC – Supplemento Straordinario del 12 agosto 2011.
Secondo l’Assessore Caridi, questo strumento, che dà il via allo sviluppo produttivo concertato, è caratterizzato da alcuni elementi che sono in linea con gli orientamenti comunitari dell’attuale programmazione.
I PISL puntano ad incentivare la creazione di reti d’impresa, per come definite con
Ed ancora intendono orientare gli investimenti sulla base delle vocazioni espresse dal territorio o, più precisamente, degli asset espressi dalla singole aree territoriali identificate puntando a recuperare ogni fattore di competitività esistente e utilizzarlo come volano per uno sviluppo veloce e duraturo.
Possono accedere ai PISL partenariati costituiti fra soggetti pubblici e privati, capaci di esprimere una chiara e condivisa visione di sviluppo del proprio territorio, facilitata dall’esistenza di asset riconosciuti, per quanto anche inespressi, e rispetto ai quali produrre investimenti utili, dai risultati misurabili e con un evidente orientamento al mercato come presupposto di destinazione delle risorse pubbliche e private.
Le Linee di Intervento afferenti ai PISL “Sistemi Produttivi Locali”, e quindi al Dipartimento Attività Produttive, sono due.
La prima, L. I. 7.1.5.2 “Contratti di investimento per la realizzazione o il potenziamento di micro-filiere produttive locali all’interno di Progetti Locali di Sviluppo”, con una dotazione di € 65.950.721,00, cui sono destinatarie le imprese e i loro consorzi, prevede la messa a punto di una versione semplificata del Contratto di Investimento.
Gli elementi essenziali sono: l’importo complessivo più contenuto, le procedure di accesso e valutazione semplificate, la possibilità di incentivare la realizzazione di investimenti produttivi materiali e immateriali promossi da gruppi e reti di microimprese attive nei settori tradizionali o di nicchia, anche differenti tra loro, in uno specifico ambito territoriale.
La seconda linea di intervento, 8.2.1.6 “Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la realizzazione dei sistemi produttivi locali, dei distretti agroalimentari e dei distretti rurali”, ha una dotazione di € 31.481.520,51, cui sono destinatari
Questa linea di intervento, in particolare, sostiene la realizzazione di ‘Aree attrezzate e infrastrutture per la localizzazione di attività imprenditoriali nei Centri Storici e dei Borghi (centri commerciali naturali, aree per i laboratori artigianali, etc)’; di ‘Centri Servizi Territoriali per le imprese costituiti da aree e infrastrutture dotate di servizi comuni all’interno delle quali possono trovare collocazione: a) spazi per la localizzazione delle imprese; b) piccoli incubatori di impresa; c) spazi e servizi attrezzati per uffici temporanei; d) infrastrutture e servizi telematici condivisi; e) spazi comuni per le attività formative e seminariali; f) spazi e servizi comuni per le attività di segreteria, centro stampa, logistica, esposizione, etc.
In definitiva, secondo l’Assessore Caridi, con i PISL viene incentivata la concertazione fra soggetti pubblici e privati, stimolando la condivisione dei percorsi di sviluppo quale sintesi fra investimenti produttivi in senso stretto e infrastrutture utili a supportarne la crescita e il consolidamento.