Pitaro (Misto): “Resta tuttora senza risposta l’interrogazione in ordine alla pianificazione delle attività dei Parchi e delle Riserve” Non è dato sapere se la colpa è della burocrazia o della disattenzione, fatto è che quando l’Esecutivo regionale non risponde ai consiglieri regionali nell’esercizio delle funzioni di sindacato ispettivo, si infiacchisce la dialettica Giunta-Assemblea
“Resta tuttora senza risposta l’interrogazione da me formalizzata il 5 giugno in ordine alla pianificazione delle attività dei Parchi e delle Riserve in vista della stagione estiva. Si pensa, forse, di rispondere in autunno, eludendo le legittime richieste sulla necessaria programmazione?” E’ la domanda che pone il consigliere regionale Francesco Pitaro, che evidenzia: “Non è dato sapere se la colpa è della burocrazia o della disattenzione, fatto è che quando l’Esecutivo regionale non risponde ai consiglieri regionali nell’esercizio delle funzioni di sindacato ispettivo, si infiacchisce la dialettica Giunta-Assemblea e si viola l’articolo 121 del Regolamento del Consiglio che prescrive l’obbligo per la Giunta di dare risposta non oltre 20 giorni dalla ricezione delle interrogazioni”. Aggiunte Pitaro: “Ho segnalato che, pur disponendo di 255mila ettari di Aree protette, la Calabria non riesce a metterle adeguatamente a valore. E da qui, alcuni quesiti: a) se le varie Aree protette ed i Parchi agiscano isolatamente o siano parte di una rete operativa necessaria per ottimizzare le risorse pubbliche e per garantire occasioni di sviluppo in un’ottica di sostenibilità ambientale; b) se nella prospettiva eventuale di una rimodulazione degli interventi non si ritenga utile riferire a quanto ammontano le risorse comunitarie, nazionali e regionali affluite, dal 2018 ad oggi nel sistema delle Aree protette e dei Parchi; c) come vengono utilizzate e se dal loro impiego si ha contezza degli effetti e se siano stati utili, concreti e tangibili per i territori interessati; d) come e con quali strumenti ed iniziative si intende valorizzare l’immenso patrimonio naturalistico che il territorio calabrese custodisce transitando (come annunciato nel Programma di governo) ‘dalla mera visione di ‘vincolo’ delle aree protette – che di fatto si è tradotto nel ‘non fare’ – a politiche attive che abbinino e coniughino virtuosamente la tutela con l’utilizzo e la fruizione sostenibile; e) come sono stati impiegati i 20 milioni di euro ‘destinati (come assicurava l’Assessore regionale all’Ambiente della scorsa Legislatura), ad interventi orientati al marketing territoriale, alla sentieristica e alla messa in cantiere della ciclopista dei parchi, un grande attrattore che collegherà il Parco del Pollino con quello d’Aspromonte passando per il Parco della Sila e delle Serre’”. Finisce Pitaro: “Se le Aree protette rappresentano una priorità per il Governo regionale, non si comprende la difficoltà di comunicare le iniziative che si stanno mettendo in campo, anche se quanto sta accadendo al Parco delle Serre, da mesi senza guida persino per il disbrigo delle incombenze basilari, qualche sospetto lo autorizza”.