Pitaro(G misto), istanza Ministri/ Inps/ Abi / Regione per la cassa integrazione ai lavoratori “Occorre un intervento energico da parte del Governo e della Regione in particolare, affinché si dia un taglio a ritardi e lungaggini deplorevoli che stanno mettendo a dura prova la pazienza dei lavoratori e delle loro famiglie”
“I Ministri dello Sviluppo economico, del Lavoro, degli Affari regionali, il Presidente dell’Inps, l’Abi e il Presidente della Regione Calabria pongano in essere con tempestività ogni atto e iniziativa volti a rendere effettivamente operativo il decreto legge n. 18/2020 e il protocollo Abi del 30 marzo e garantire l’erogazione immediata del trattamento di cassa integrazione in favore dei lavoratori da parte dell’Inps o degli istituti bancari”. E’ quanto ha chiesto in una istanza inviata ai soggetti menzionati il consigliere regionale Francesco Pitaro (G. misto), che sintetizza l’iter della vicenda: “il dl n. 18/2020 ha previsto il riconoscimento della cassa integrazione in favore dei lavoratori delle società che hanno dovuto interrompere (per il Covid-19) le attività; la normativa prevede il diritto alla cassa integrazione in favore del lavoratore da parte delle Regione e l’erogazione da parte dell’Inps; il 30 marzo è stata stipulata una convenzione tra Abi e le organizzazioni sindacali con cui è stato riconosciuto il diritto all’anticipazione del trattamento economico da parte delle banche aderenti e il ministro Patuanelli ha assicurato che, entro Pasqua, si sarebbe provveduto all’erogazione”. Aggiunge Pitaro: “A seguito di ciò, la Regione Calabria ha emesso i decreti di riconoscimento del diritto al trattamento economico in favore dei lavoratori le cui aziende avevano fatto istanza ma, ad oggi, le migliaia di lavoratori calabresi non hanno ottenuto il pagamento della retribuzione-cassa integrazione”. Per il consigliere regionale: “Occorre un intervento energico da parte del Governo e della Regione in particolare, affinché si dia un taglio a ritardi e lungaggini deplorevoli che stanno mettendo a dura prova la pazienza dei lavoratori e delle loro famiglie”.