Platania, arriva il Natale con il “Presepe del Giubileo” Dedicato ai migranti. Papa Francesco primeggia nell’opera artistica
di Lina Latelli Nucifero
Arriva il Natale e con la più bella delle feste del cristianesimo torna puntuale il presepe nelle chiese e nelle case dei fedeli. Nel rispetto di questa usanza, la comunità della Parrocchia San Michele Arcangelo di Platania (Cz), su sollecitazione del parroco del luogo Don Pino Latelli, ha allestito un originale presepe, inaugurato l’8 Dicembre, in cui i temi del Giubileo “misericordia e accoglienza”, sono i motivi conduttori della rappresentazione plastica della nascita del Redentore. La novità di quest’anno è che il presepe è dedicato interamente al tema della emigrazione: un tema tristemente noto in tutta in Italia e in Europa che vede le nostre città meta di migliaia di profughi che arrivano sulle nostre coste per trovare una speranza di vita migliore. Nel presepe primeggia la statua di Papa Francesco che accoglie a braccia aperte i profughi ammassati in zattere e barconi provenienti dal mare. Sullo sfondo è stata eretta anche una grande “Porta Santa” attraverso la quale entrano persone che si rendono “strumenti di misericordia” verso i migranti che vengono accolti festosamente nelle loro case. «Il nostro presepe è ancora più speciale – afferma Maddalena Cimino, responsabile dell’Oratorio Benedetto XVI “Un tesoro per tutti” – non solo per la sua bellezza che incanta, ma soprattutto perché gli ideatori della pregevole opera desiderano lanciare, proprio all’inizio del giubileo straordinario della misericordia, un messaggio di accoglienza, di solidarietà, di amicizia e di fratellanza verso tanti migranti costretti a lasciare la loro terra per sfuggire agli orrori della guerra, dalla miseria, dalla fame e dalla persecuzione». Per la realizzazione del presepe si sono impegnati alcuni volenterosi della parrocchia avendo per risultato sia una suggestiva riproduzione dell’ambiente storico dove nacque il Bambino Gesù nel quale si ritrovano i tratti della misericordia e della tenerezza di Dio, sia l’attualizzazione plastica della problematica dell’immigrazione alla quale i cristiani rispondono con gesti concreti di accoglienza e di misericordia. L’idea è stata di Ferdinando Cimino, che, nel realizzare l’opera, ha avuto l’aiuto di alcuni collaboratori della Parrocchia tra i quali Michele Cimino e Simone Fragale. Una sottolineatura, infine, per evidenziare che tutto il materiale usato alla bisogna risulta riciclato. Il risultato finale ha evidenziato il grande amore e la passione che ha mosso gli animi per l’ottima iniziativa. Merita veramente di essere visitato.