Polemiche Consiglio comunale, interviene Leva (Udc) L'ex alleato di Scionti si scaglia contro l'amministrazione: "La via maestra è il ritorno alle urne"
Riceviamo e pubblichiamo
Il commissario della locale sezione Udc di Taurianova, Salvatore Leva, ritiene di dover intervenire nel merito di quanto accaduto nell’ultimo Consiglio Comunale. Credo che sia stigmatizzabile quanto si è verificato palesemente durante i lavori dell’assise, nella discussione della variazione ipotesi di bilancio previsione stabilmente di riequilibrio 2018-2020 per una spesa di euro 673.325,27 di cui alla sentenza del Tar 757/16 ed alla successiva ordinanza del maggio 2018 relativa ai debiti fuori bilancio derivanti da un esproprio di terreno di una ditta privata. Non sono mancate le divergenze di vedute tra il sindaco e i consiglieri di minoranza che hanno poi abbandonato l’aula. Durante la votazione due consiglieri comunali di maggioranza si sono astenuti.
Il dato da cogliere è che questo debito inciderà nelle casse comunali. Le tasse e diversi balzelli potranno essere aumentati dovendo coprire le spese dei servizi essenziali. Taurianova si troverà ad affrontare un altro periodo non felice che non merita, rischiando di arrivare a un altro dissesto finanziario. Lo svolgimento dei Consigli Comunali con tematiche importanti in orari mattutini di giorni infrasettimanali in cui nemmeno una decina di cittadini riesce ad assistere all’assise comunale, sia cosa oramai inaccettabile nonché la mancata costituzione delle Commissioni consiliari. Credo che all’interno di questa maggioranza amministrativa qualcosa si è rotto. Il primo cittadino prenda atto e abbia un sussulto di coscienza e uno scatto d’orgoglio e si dimetta piuttosto che ha portare avanti una politica poco incisiva per lo sviluppo socio-culturale di Taurianova.
Questa classe di governo ha oramai iniziato a scivolare verso un baratro da cui difficilmente potrà rialzarsi. Pertanto, ai cittadini sarà riconsegnata un’enorme responsabilità, quando – e si auspica presto -verranno chiamati a manifestare il proprio dissenso nei confronti di coloro che ad oggi amministrano. La via maestra è il ritorno alle urne perché ritengo che una mentalità nuova debba prendere il sopravvento, che nuovi volti e nuove idee scendano in campo affinchè la nostra Città possa vivere momenti che si merita e ritornare agli antichi fasti.