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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 NOVEMBRE 2024

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Polemiche Scura e Brancati sanità, l’ira di Nicolò Le parole del consigliere regionale: "Accuse inutili per il rilancio delle strutture sanitarie e per i calabresi bisognosi di cure"

Polemiche Scura e Brancati sanità, l’ira di Nicolò Le parole del consigliere regionale: "Accuse inutili per il rilancio delle strutture sanitarie e per i calabresi bisognosi di cure"
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“Il batti e ribatti della polemica tra Scura e il commissario dell’Asp di Reggio Calabria, Brancati, finito sulle pagine dei giornali, denota ormai una caduta di stile – con sullo sfondo le responsabilità della Giunta regionale – a confrontarsi sul da fare anziché lanciarsi continuamente e vicendevolmente pesanti accuse, buone forse per autoassolvere le loro coscienze, ma inutili per il rilancio delle strutture sanitarie e per i calabresi bisognosi di cure”. Lo afferma in una dichiarazione il Consigliere regionale Alessandro Nicolò.

“E’ augurabile che lo stesso Commissario Scura riferisca con puntualità al ministro Grillo quanto ha già affermato nella sua recente audizione nella terza Commissione consiliare nel corso della quale, con le sue affermazioni sullo stato delle tecnologie e del rapporto con il privato convenzionato, ha davvero lasciato sbigottiti quanti hanno avuto, come me, la possibilità di ascoltarlo. Con sospetta ostinazione, il Commissario Scura ha proseguito nella sua ‘campagna’ di comunicazione contro i rappresentanti di Federlab e Anisap, passando, ancora, ad accusare (chi?) per i continui guasti ai macchinari diagnostici degli ospedali di Gioia Tauro, Locri, Polistena, o della mancata messa in funzione di nuova strumentazione, a suo dire, ‘imballata da anni’. Scura – prosegue Alessandro Nicolò – anziché decidere, operare per ripianare ritardi e recuperare efficienza ed efficacia, che fa?

Minimizza ogni cosa e denuncia all’opinione pubblica, come se, invece, non fosse stato investito dell’autorità che promana dal Governo centrale ad assumere ogni utile iniziativa non solo per sanare i conti della sanità calabrese, ma anche per programmare in maniera efficace il comparto per recuperare diseconomie importanti, come l’ingente spesa devoluta ad altre Regioni frutto dell’emigrazione sanitaria. Peraltro – prosegue Nicolò – gli argomenti che egli ha posto nella sua audizione in terza Commissione con inusitata caparbietà, per giustificare il taglio degli acquisti per esami di laboratorio e prestazioni specialistiche dai privati convenzionati, hanno rasentato il puro cinismo, rifiutando -prosegue l’esponente politico del partito di Giorgia Meloni- di prospettare doverosamente una qualche soluzione rispetto ai tagli lineari che vuole imporre ob torto collo ai privati convenzionati, i quali sopperiscono in maniera efficiente ed efficace ai limiti dei servizi pubblici. Scaricando così in maniera inusitata, l’intera pressione dell’emergenza-urgenza sulle ormai incapienti strutture ospedaliere che possono contare soltanto sull’unico pronto soccorso di tutta la provincia, quello degli ‘Ospedali Riuniti’ di Reggio Calabria.

Scura e la Giunta regionale – sottolinea Nicolò – si confermano purtroppo come due facce della stessa medaglia, un tutt’uno di responsabilità che nessuno può sottendere o tentare di scaricare. Queste situazioni che inguaiano i pazienti calabresi, le loro famiglie e tutti gli operatori sanitari – conclude Alessandro Nicolò – saranno continuamente denunciate dalla minoranza di centrodestra affinchè la sanità calabrese torni a essere gestita dai calabresi e non da Commissari ‘ragionieri’, il cui compito, finora, si è disvelato non solo improduttivo ai fini del rientro del debito sanitario, ma addirittura peggiorativo nei confronti di chi svolge un ruolo imprescindibile di sussidiarietà da anni, creando servizi efficienti e posti di lavoro di qualità”.