Poliambulatorio di Cassano, Gallo denuncia disagi Ancora sospeso diabetologia, a rischio anche altri servizi. Il consigliere regionale chiede risposte all'Asp
Diabetologia è ancora solo un cartello sopra una porta chiusa ormai da mesi. Il laboratorio di analisi, che dovrebbe essere un polo di eccellenza, vive ormai da tempo nell’incertezza. Altri servizi versano in situazione di precarietà. Le condizioni del poliambulatorio di Cassano diventano l’oggetto di una segnalazione del consigliere regionale Gianluca Gallo, in campo per invocare interventi immediati da parte dell’Asp e l’invito ad un confronto serio con il territorio. «Nelle ultime settimane – ricorda Gallo – le condizioni della struttura di via Pontenuovo sono state al centro delle ripetute prese di posizione del comitato popolare, al quale va riconosciuto il merito di aver tenuto i riflettori accesi sulla questione. Preoccupa però constatare come gli impegni assunti coi cittadini dall’azienda sanitaria non abbiano ancora trovato attuazione». In cima all’elenco delle incompiute, la riattivazione del servizio di diabetologia.
«Giusto qualche giorno fa – osserva Gallo – anche la Cisl è intervenuta sul punto, proponendo la soluzione per uscire dall’impasse: distaccare su Trebisacce uno specialista già in organico, in modo da colmare i vuoti aperti dai pensionamenti e consentire così non solo il funzionamento a pieno regime della Diabetologia trebisaccese, ma anche il potenziamento di quella di Cassano, per la quale in attesa di misure ulteriori e definitive era stata assicurata un’apertura di almeno 10 ore a settimana, che per il momento è una promessa ancora sulla carta». Non meno rosei il presente ed il futuro di altri servizi. «A fine novembre – prosegue Gallo – avevo richiesto un incontro al direttore generale, per poter discutere con lui di ciò che, a sentire cittadini, associazioni ed organizzazioni di categoria, non va: il lento ma costante depotenziamento del laboratorio d’analisi, le peripezie patite dal gabinetto di endocrinologia, la scarsa attenzione riservata allo stato in cui versano reumatologia, cardiologia e odontoiatria sociale.
La mia richiesta di incontro è rimasta senza risposta, a testimonianza della considerazione che i vertici aziendali hanno per le istituzioni ed il territorio». Un silenzio, la precisazione, «che comunque non scoraggia dalla battaglia che siamo consapevoli di dover intraprendere a tutela della Calabria citra», incalza l’esponente della Cdl, esortando una volta ancora, stavolta pubblicamente, «il direttore generale ed i suoi collaboratori a voler aprire una stagione di dialogo e confronto, affinchè siano tutelati solo ed esclusivamente gli interessi dei cittadini, in particolare delle fasce sociali più deboli, sulle quali grava anche il peso delle difficoltà insite nel raggiungere altre strutture ospedaliere del comprensorio, a causa dell’inefficienza della rete dei trasporti».
Conclude Gallo: «Sollecito ed auspico risposte celeri e misure concrete ancor più rapide: tentennamenti e tentativi di spoliazione del comparto sanitario locale non saranno consentiti. Per quel che mi riguarda, in caso di perdurare di silenzio e immobilismo, sono pronto ad ogni iniziativa utile perchè la Sibaritide non subisca le conseguenze di tagli occulti e inefficienze manifeste: abbiamo già dato».