Polistena, a lezione con il Braille. Un’esperienza da raccontare La classe 5 A del plesso Trieste dell’IC Capoluogo Brogna di Polistena, ha partecipato ad un laboratorio didattico con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere gli alunni sulla conoscenza del Braille, strumento importante e indispensabile per le persone con deficit della vista
La classe 5 A del plesso Trieste dell’IC Capoluogo Brogna di Polistena, ha partecipato ad un laboratorio didattico con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere gli alunni sulla conoscenza del Braille, strumento importante e indispensabile per le persone con deficit della vista.
Si tratta di una classe composta da 22 alunni tra cui c’è anche Ester, una bambina con disabilità visiva. Ester è di Cinquefrondi e si è iscritta a Polistena cinque anni fa trovando accoglienza e tutti i servizi di cui ha avuto bisogno. Nel corso di questi anni ha avuto il sostegno non solo della scuola sempre pronta a soddisfare qualunque esigenza evidenziata dalle docenti e dalla famiglia, ma anche dall’Amministrazione Comunale che ha sempre sostenuto l’allieva nel suo processo educativo acquistando anno per anno gli strumenti e gli ausili didattici fondamentali, nonchè il corso mobilità/orientamento per il raggiungimento degli obiettivi formativi di Ester e per l’acquisizione di una maggiore autonomia.
Prima di cominciare le attività didattiche laboratoriali, le insegnanti hanno allestito un ambiente di apprendimento efficace, sia dal punto di vista delle risorse materiali, che di quello organizzativo e affettivo-relazionale. Il laboratorio, incentrato su una metodologia di tipo ludico, interattiva e partecipativa, è stato guidato dalla dott.ssa Sabrina Stuppino responsabile del centro di consulenza tiflodidattica di Reggio Calabria e dalla dott.ssa Rosanna Canale.
Dopo una breve presentazione e spiegazione dello schema del codice Braille è stata consegnata ad ogni alunno una tavoletta dotata di punteruolo. La lezione è proseguita con la rappresentazione delle varie lettere dell’alfabeto e tutti i bambini sono stati guidati nella scrittura in Braille. Dopo aver memorizzato lo schema delle lettere, gli alunni sono stati in grado di riprodurre autonomamente piccole frasi. In seguito è stato illustrato il Kit di mattoncini Lego i cui elementi, pur mantenendo la forma iconica classica dei Lego, presentano nella parte superiore dei bottoni disposti in modo da corrispondere alle singole lettere e numeri dell’alfabeto Braille. Grandissima l’emozione provata dai bambini e da tutto il team docenti presenti in classe. È stata un’esperienza che ha suscitato delle belle sensazioni offrendo un approccio inclusivo e divertente all’insegnamento del Braille.
Nel corso di questo ciclo di scuola primaria, gli alunni sono stati sempre coinvolti in attività didattiche mirate all’inclusione della compagna. Tra i bambini, infatti, si è sviluppato un processo di reciproco arricchimento e di attenzione alle relative esigenze di ognuno. Le docenti hanno sempre dedicato particolare interesse al metodo Braille brevettato per persone non vedenti e alla conoscenza di questo linguaggio nell’ambito di un contesto empatico: la diversità di Ester non ha mai rappresentato un limite, ma un’opportunità di crescita e inclusione per tutto il gruppo classe.
L’Istituto capoluogo Brogna ha una funzione pubblica e si impegna verso il successo scolastico di tutti gli studenti. Avvicinare e sensibilizzare gli alunni, attraverso il gioco, alla conoscenza del sistema di lettura e scrittura Braille ha lo scopo di promuovere una maggiore conoscenza sui temi della disabilità visiva, sostenere la piena inclusione delle persone non vedenti e ipovedenti in ogni ambito della vita e allontanare ogni forma di discriminazione e pregiudizio. L’inclusione è un processo attraverso il quale, grazie alla collaborazione di tutti i livelli istituzionali coinvolti, scuola e comune, è possibile rapportarsi e corrispondere ai diversi bisogni di ciascuno guardando alla diversità come risorsa e arricchimento per l’ambiente educativo ponendo attenzione a tutti gli alunni in quanto espressione dell’insieme delle diverse abilità.