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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 GENNAIO 2025

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Polistena, degrado nell’area Pip. La fotodenuncia del M5S Gli attivisti del Movimento sollevano la questione dell'abbandono delle periferie: "Staremo col fiato sul collo agli amministratori"

Polistena, degrado nell’area Pip. La fotodenuncia del M5S Gli attivisti del Movimento sollevano la questione dell'abbandono delle periferie: "Staremo col fiato sul collo agli amministratori"
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di Giuseppe Campisi

Polistena – Lo spunto, lo stato di abbandono in cui
versa l’area pip comunale che attraverso una serie di scatti postati
sulla pagina Facebook del locale meet’up del M5S sono diventati la
denuncia di un certo disinteresse verso le periferie della città ma
anche il messaggio diretto alla governance comunale con cui gli
attivisti hanno voluto sollevare la questione sicurezza e decoro nella
zona industriale della città. Un’azione non nuova, quella dei grillini
polistenesi, schierati in prima linea per segnalare le criticità
dell’attuale gestione. “L’area industriale è in completo stato
d’abbandono – ha riferito Raffaele Gallo, da tempo nel Movimento -. Un
posto dove ogni giorno transitano centinaia di persone e che fa da
specchio al Comune dove manca, da sempre, finanche la manutenzione
ordinaria. Una zona che pare abbandonata a se stessa, lasciata senza un
minimo di decoro”. Una indecenza su cui intervenire al più presto:
“Chiediamo – prosegue Gallo – un immediato intervento che attivi la
manutenzione ordinaria dell’area. Non si tratta di grossi interventi,
basta anche l’invio di un solo operaio con un decespugliatore per le
erbacce e per eliminare la spazzatura, anche voluminosa, li presente. Il
minimo di igiene e sicurezza insomma”. Un pungolo ad un’amministrazione
valutata anche positivamente per le cose buone ma a cui “intendiamo
stare col fiato sul collo, dando spunti per migliorarsi”. “Un’area, la
pip, purtroppo tra le tante che abbiamo notato essere degradate a
Polistena – è il commento dell’attivista Giuseppe Fabio Auddino – non
soggetta a manutenzione ordinaria e dove mancano persino le vie di scolo
per le acque piovane e gli sterpi stanno lì a farla da padrone. Oggi
abbiamo individuato quest’area ma ce ne sono a Polistena davvero tante
altre”. Non intendono tacere gli aderenti in movimento, in piazza per
raccogliere firme contro la “Buona Scuola” del governo: “Presto
seguiranno altre denunce fotografiche che provvederemo a documentare su
Facebook e con altri mezzi” che si vanno ad aggiungere al lavoro di
verifica portato avanti dai pentastellati polistenesi “perché crediamo –
prosegue Auddino – che si debba fare di più”. Gli attivisti come vera e
propria opposizione fuori dal consiglio comunale? “Siamo abituati a dare
fastidio. Dal 2009, da quando siamo nati prima su internet e poi dal
2012 nelle piazze e tra la gente. E più che la maggioranza – continua –
dovrebbe essere la minoranza a chiedersi come mai una opposizione
cittadina, extraconsiliare, come la nostra faccia rilevare istanze che
sarebbero invece, in primis, di loro competenza nella qualità di
opposizione eletta”. Un’azione, chiediamo, che potrebbe lasciare
intravedere, in verità, l’orizzonte di una campagna elettorale presa
molto alla larga in vista delle seppur molto lontane politiche 2020… .
“Noi non crediamo di dover fare una perenne campagna elettorale. Questo
è un vizio tutto italiano. Non siamo per la politica ansiosa – rimarca
Auddino -. Noi facciamo politica perché ci crediamo. Se poi nel 2020 ci
saranno le persone ed i polistenesi avranno voglia di fare politica e di
candidarsi nell’ambito di una lista civica del movimento, noi ci saremo.
Ma non inciuciando, né consorziandosi con questo o quel partito o
personaggi di partito. Chi accetterà, dovrà abbracciare le nostre
battaglie”. E sulle diverse sfide al pubblico confronto lanciate
all’indirizzo del sindaco la risposta è stata laconica: “Spesso ci viene
rimproverata la troppa presenza su internet e sui social e la scarsa
presenza nelle piazze: oggi, come tante altre volte, siamo in piazza e
tra la gente. Lo ribadiamo – riprende Auddino – non temiamo confronti
con chicchessia e su qualunque argomento, dai rifiuti, alla viabilità,
perché se c’è davvero voglia di fare il bene per questo paese occorre
confrontarsi. Però poi succede che quando lo chiediamo “de visu”, senza
motivo, non ci viene concesso. Eppure i margini di miglioramento per
Polistena ci sono, eccome. Noi crediamo che il ruolo dell’opposizione
non sia sottolineare dove c’è il buono… Noi, in qualità di attivisti del
Movimento, abbiamo il dovere istituzionale e democratico di porre
all’attenzione dei polistenesi le cose che non vanno”.