Polistena, Don Pino Demasi, “La scuola luogo di relazioni autentiche” A tutti desidero augurare un anno di vera “ripartenza”, un anno dalle grandi opportunità, un anno nel quale possiamo e dobbiamo fare tesoro di un qualcosa che abbiamo imparato dalla pandemia: l’importanza e la necessità di relazioni vere
Carissimi studenti
all’inizio del nuovo anno scolastico, con grande affetto, desidero far giungere a tutti voi il mio affettuoso saluto ed augurio.
Saluto con pari affetto i vostri familiari, i Dirigenti scolastici, i Professori e tutti coloro che, a vario titolo, svolgono il loro servizio nel mondo della scuola.
A tutti desidero augurare un anno di vera “ripartenza”, un anno dalle grandi opportunità, un anno nel quale possiamo e dobbiamo fare tesoro di un qualcosa che abbiamo imparato dalla pandemia: l’importanza e la necessità di relazioni vere.
È su questo aspetto che in modo particolare vorrei invitarvi a riflettere.
La scuola è uno dei luoghi fondamentali dove intessere relazioni autentiche, generatrici di crescita per tutti. È solo grazie ad esse che ognuno può maturare; è partendo dall’incontro vero con l’altro che possiamo crescere.
La Dad – lo abbiamo sperimentato – è stata utile ma ha mostrato anche tutti i grandi limiti di una comunicazione solo virtuale.
Vi invito, allora, non solo a riappropriarvi dei luoghi fisici dei vostri Istituti, curandoli e rendendoli sempre più belli, ma vi invito soprattutto a vivere la scuola come luogo dell’incontro, delle relazioni autentiche tra compagni di classe e di studio, di un vero rapporto educativo tra voi studenti ed i vostri docenti, dell’alleanza educativa tra genitori ed insegnanti.
E la bellezza del costruire relazioni autentiche portatela anche fuori delle mura scolastiche, in tutti i luoghi che voi frequentate, siano essi i luoghi della movida o gli ambienti sportivi o il mondo dell’associazionismo e del volontariato.
Sognate in grande! Non ascoltate i sicari della speranza, presenti nelle nostre contrade che vi propongono relazioni avvelenate dall’odio, dalla violenza , dal tornaconto, dal guadagno facile. Abbiate il coraggio di ribellarvi !
E permettermi anche di invitarvi a cercare di costruire in tutti i vostri “mondi” relazioni con una Presenza che sembra invisibile, ma che è sempre a fianco a voi: Gesù di Nazareth.
Lui, il “Maestro” non viene ad invadere la vostra vita privata ma a dare pienezza e completezza.
Come ci ricorda Papa Francesco “ tanti vostri sogni corrispondono a quelli del Vangelo. La fraternità, la solidarietà, la giustizia, la pace: sono gli stessi sogni di Gesù per l’umanità. Non abbiate paura di aprirvi all’incontro con Lui. Egli ama i vostri sogni e vi aiuta a realizzarli”.
A voi, carissimi studenti, è affidato questo nuovo anno scolastico.
Siate – come ci augura sempre Papa Francesco – “protagonisti di un futuro migliore, in cui l’umanità possa godere di pace, fratellanza e tranquillità”. Date il vostro insostituibile, prezioso, entusiastico e creativo contributo perché le ferite di questo tempo di guerra così difficile diventino feritoie di luce e di speranza.
E concludo questo messaggio di saluto e di augurio con le parole di un grande educatore, Baden Powell, che vi prego di fare vostre: “ Quando guardate, guardate lontano, e anche quando credete di star guardando lontano, guardate ancora più lontano”.
Buona strada
Con affetto