Polistena, Fabio Racobaldo: “Vivono sulla luna… ma non sono alieni”
Mentre la pandemia sta producendo effetti devastanti e non solo per la salute delle persone, ci sembra davvero fuori luogo che il M5stelle affronti il problema dei PUC (Progetti di utilità Collettiva) che pure l’Amministrazione Comunale avrebbe la volontà di attivare compatibilmente con la normalizzazione dell’emergenza pandemica in corso. Abbiamo infatti inserito nel programma elettorale l’attivazione dei PUC non solo per Polistena ma a beneficio dei 12 comuni del Distretto. Tuttavia è ancora impossibile avviare i progetti per una serie di problematiche che evidentemente chi ha votato la legge istitutiva dei PUC in parlamento (grillini compresi) non ha considerato.
Primo: il comune capofila dovrebbe svolgere i colloqui preliminari all’impiego con tutti i cittadini percettori di reddito di cittadinanza del Distretto, circa 2230 persone, la qual cosa è materialmente impossibile sostenere anche per via delle norme sul distanziamento relative al COVID. Il Dpcm approvato dal Governo, di cui gli stessi grillini fanno parte, ha sospeso ogni tipo di procedura selettiva relativa ai concorsi pubblici. Convocare 2.200 persone per i colloqui presso il Comune è molto più complesso che svolgere un concorso con numeri più limitati.
Secondo: il lockdown ha indotto la Regione Calabria a sospendere i tirocini formativi avviati con i lavoratori del bacino della mobilità in deroga assegnati ai comuni che già fornivano una forza-lavoro aggiuntiva. La stessa cosa avrebbe riguardato i soggetti individuati nei PUC, che si troverebbero nelle analoghe condizioni dei tirocinanti.
Terzo: il comune di Polistena dovrebbe far lavorare per sole due ore (2 ore) al giorno ogni percettore di Reddito di Cittadinanza di Polistena, praticamente circa 500 persone di cui al momento si ignorano le generalità, le vocazioni professionali, le condizioni di salute e di eventuale inabilità a specifiche mansioni lavorative. Da qui la necessità dei colloqui.
Quarto: pensavamo che i TUTOR assunti in tutta Italia presso i Centri per l’impiego avessero dovuto supportare i comuni anche nelle attività di avviamento al lavoro dei percettori di REC. Ed invece nulla. Tali assunzioni hanno prodotto solo un esercito di figure ibride, inutili e strane in tutta Italia, quelle appunto dei tutor. Ma tutor di chi? Organizzare 500 persone (relativamente al nostro comune) ogni mattina con mezzi e attrezzi di lavoro non è infatti cosa semplice vista anche l’esiguità di risorse e di figure professionali interne di qualifica superiore in grado di dirigere un numero così elevato di persone assegnate ad ogni singolo PUC.
Per tali motivi la reiterata richiesta del meet up di Polistena é ingiustificata e si scontra con la realtà dei fatti che paralizzano qualunque buona intenzione del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale per l’avvio dei PUC, che pure intendiamo avviare non appena ci saranno le condizioni che lo renderanno possibile. In un simile scenario, aggravato poi dalla pandemia, i PUC richiedono una meticolosa attività di preparazione che speriamo ci farà giungere gradualmente all’obiettivo di avviare i progetti per Polistena e tutti i comuni del Distretto, inserendo anche i nostri concittadini percettori di REC. A tal fine sarebbe utile che i grillini di Polistena piuttosto che cercare di mettere in cattiva luce il ruolo istituzionale del Comune di Polistena, facessero qualcosa di importante chiedendo alla loro delegazione parlamentare calabrese, pressochè latitante sul territorio, di impegnarsi a modificare le criticità della legge istitutiva del Reddito di cittadinanza, al fine di agevolare il compito delle amministrazioni locali e poter accelerare nell’inserimento dei percettori di REC in attività ausiliarie a disposizione dei comuni.