Polistena, Fratelli d’Italia, violento e volgare attacco incrociato alle donne: alla loro dignità e con essa alla loro libertà Deploriamo quanto avvenuto nella concreta speranza che le forze dell’ordine trovino i colpevoli del vile gesto di Cinquefrondi ed invitiamo tutte le donne indignate e ferite da tutto ciò a fare sentire la propria voce all’unisono contro le discriminazioni anche attraverso il proprio voto alle imminenti elezioni comunali e regionali
A distanza di qualche ora e qualche chilometro, abbiamo assistito ad un violento e volgare attacco incrociato alle donne: alla loro dignità e con essa alla loro libertà.
Come Partito egregiamente guidato a livello nazionale e regionale da due donne, Giorgia Meloni e Wanda Ferro, che con il loro impegno coerente e costante dimostrano, giorno dopo giorno, quanto e come le donne siano tenaci, competenti e determinate, non possiamo tacere di fronte a questi meschini tentativi di ledere la dignità femminile oltretutto in un momento storico nel quale le donne in alcune parti del mondo vengono relegate a mero oggetto.
Ma mentre quello di Cinquefrondi è stato un gesto compiuto da ignoti che, evidentemente frustratati dalla loro marginalità all’interno della società, hanno cercato di gettare fango sulle loro concittadine, quello di Polistena è stato perpetrato con la sfrontatezza e l’arroganza del candidato a sindaco Tripodi che si erge a paladino dell’uguaglianza e difensore dei diritti del popolo composto da cittadini e cittadine, e da novello talebano ha gettato la maschera sulla scarsa considerazione che pone su coloro che lo circondano e lo seguono, destinati (ahi loro!) a rappresentare il corollario alla sua brama di potere. Una constatazione che dovrebbe indignare ancor di più tutte le donne che compongono la sua lista elettorale che le vede inoltre così numerose.
Deploriamo quanto avvenuto nella concreta speranza che le forze dell’ordine trovino i colpevoli del vile gesto di Cinquefrondi ed invitiamo tutte le donne indignate e ferite da tutto ciò a fare sentire la propria voce all’unisono contro le discriminazioni anche attraverso il proprio voto alle imminenti elezioni comunali e regionali.