Polistena, il Centro Puglisi riapre i battenti L'impegno di don Pino De Masi per il centro di aggregazione al suo terzo anno di vita pronto ad accogliere i giovani nel segno della gratuità. Da quest'anno è possibile anche tesserarsi per le sostenerne le molteplici attività
di Giuseppe Campisi
Polistena – Nella ricorrenza del terzo anniversario dalla sua inaugurazione, avvenuta il 15 settembre del 2015, riprendono con aumentato entusiasmo le attività al centro polifunzionale padre Pino Puglisi svolte dal Centro di Aggregazione Giovanile “Luigi Marafioti” situato all’interno di un bene confiscato alla ‘Ndrangheta e assegnato alla Parrocchia Santa Marina Vergine nella parte bassa della citta. Con una serata a tema incentrata sulla figura di questo straordinario parroco di periferia che ha saputo imprimere una svolta decisiva alle vite di tanti giovani a rischio si aprirà l’anno sociale improntato all’accoglienza ed alla condivisione nello spirito della gratuità. «Le attività e le iniziative – ha spiegato infatti don Pino Demasi – nascono con l’intenzione di sensibilizzare la cittadinanza, dai più piccoli ai più grandi, verso forme di arte e di impegno. Organizzare tali iniziative all’interno Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi rappresenta una forma alternativa di formazione per i ragazzi di Polistena e del nostro territorio».
Una opportunità concreta per arginare la dispersione giovanile canalizzandola nella relazionalità costruttiva perché, ha continuato il parroco, «l’offerta del Centro intende dare la possibilità di instaurare profonde e significative relazioni tra le persone affinché tale incontro possa generare nuove forme di partecipazione attiva alla vita sociale delle nostre comunità». Condividere percorsi di crescita culturale e promuovere pratiche di legalità e giustizia sociale oltre alle consuete attività ludico-ricreative saranno le linee guida che muoveranno gli operatori del Centro supportati dai volontari del Servizio Civile chiamati ad offrire altresì attività di sostegno scolastico, laboratori formativi-educativi, Cineforum per giovani e adulti ma anche per bambini, letture condivise, presentazione di libri attraverso incontri con l’autore ed un notiziario elettronico periodico denominato “Il megafono del futuro”.
Una ulteriore novità di quest’anno è l’avvio di un’apposita campagna tesseramenti «poiché vogliamo sempre più – è l’idea forza di don Pino – che l’esperienza del Centro sia la storia collettiva e condivisa di una comunità che resiste e che, con coraggio, decide da che parte stare e dimostra concretamente che vuole un territorio libero dalle mafie e dalla prepotenza».