Polistena, il M5S reclama trasparenza e prevenzione Riflettori puntati sull'annunciata riqualificazione del verde pubblico da parte del sindaco Michele Tripodi attraverso la ripiantumazione di 200 nuovi esemplari di palme Washingtonia - GUARDA
di Giuseppe Campisi
Polistena – Sull’annunciata ripiantumazione in città di 200 esemplari di palma della varietà Washingtonia da parte del sindaco Michele Tripodi il locale Meetup del Movimento 5 Stelle ha espresso delle riserve. L’imminente abbattimento, per ragioni di sicurezza, di 8 esemplari di palme sul territorio comunale disposto dal Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Calabria è stata la «conferma ai nostri timori di cedimento delle stesse – recita una nota dei pentastellati – con conseguente pericolo per l’incolumità dei cittadini. Timori manifestati con la richiesta di sopralluogo da parte del servizio fitosanitario della Regione Calabria in data 17 luglio 2017 sollecitata dal Meetup M5S cittadino e resa pubblica a mezzo stampa nei giorni successivi».
Una lotta apparsa, qui come altrove, da subito difficile contro il coleottero comunemente conosciuto come punteruolo rosso delle palme che ha impegnato tempo e risorse tanto che «nonostante diversi trattamenti eseguiti nel tempo molti esemplari sono andati perduti» aveva dovuto ammettere lo stesso sindaco. Ma, avanzando due osservazioni, è sulla questione della riqualificazione del verde pubblico che il Movimento ha spostato la sua attenzione chiedendo conto, in primis, alla governance comunale di rendere nota l’identità del donatore in nome della sempre annunciata trasparenza amministrativa e mettendo in dubbio, conseguentemente, l’assunto circa la minore suscettibilità di aggressione delle predette palme Washingtonia da parte del punteruolo rosso per come dichiarato dal sindaco.
«Tale ipotesi – riferiscono a tal proposito dal Meetup – non è suffragata da alcuna evidenza scientifica» in quanto proprio «una delle palme oggetto del decreto di abbattimento sita nella piazzetta 21 Marzo, è della stessa specie di quelle ricevute in donazione». Contestualmente, gli attivisti, hanno inteso sollecitare per la nuova ripiantumazione «adeguate misure di prevenzione e cura volte a scongiurare il riproporsi dell’infestazione con il conseguente ripetersi dell’oneroso costo di abbattimento» sulla scorta delle felici esperienze di comuni viciniori come Cittanova e Melicucco.