Polistena, l’Amministrazione resoconta in piazza Parte il ciclo delle assemblee popolari volute per incontrare i cittadini e per boicottare "l'uso della cattiva informazione" veicolata in rete dai social
di Giuseppe Campisi
Polistena (RC) – Sceglie la piazza l’amministrazione, sindaco in testa, per incontrare i cittadini in una fase definita di secondo step con tanto di slogan. Un modo per confutare le critiche e le bordate piovute a ripetizione dai social in merito alla conduzione di questa continuazione di consiliatura unite ad alcuni rilievi sulla fiscalità locale mossi dalla minoranza di Reazione Civica per Polistena. Tre le novità venute fuori dall’incontro pubblico e comunicate dallo stesso sindaco. La prima è che il Comune, con autonoma delibera, ha assunto al patrimonio comunale il tratto di strada della contesa via Seminara, quella della discordia con il dirimpettaio Comune di Cinquefrondi, specificamente un segmento di poco superiore ai 300 metri dallo svincolo di Via Giovanni Falcone e fino alla rivendita di frutta che sarà ripristinato a cure e spese della stessa amministrazione polistenese che ha chiesto pubblicamente di fare altrettanto per la parte di propria competenza alla corrispondente amministrazione cinquefrondese. La seconda, concerne la riproposizione della campagna della raccolta differenziata porta a porta anche nelle scuole per instillare anche nelle giovani generazioni l’importanza del rispetto per l’ambiente e della raccolta differenziata con la novità che presto sarà attiva per i cittadini una card che permetterà il conferimento premiante anche direttamente presso l’isola ecologica comunale e per non permettere più conferimenti impropri da parte di cittadini di altri comuni. E la terza è che il comune di Polistena ha aderito al circuito dello SPRAR regionale per l’accoglienza in citta dei richiedenti asilo. Il resto del resoconto pubblico ha riguardato, in massima parte, il lavoro fin qui prodotto con i capisaldi dell’azione amministrativa: assegno di sopravvivenza; diminuzione della tassazione complessiva su acqua, rifiuti e tasi, incremento della differenziata (ad oggi attestata attorno al 40/45% ) rimarcando le differenze, specie sull’acqua, con il vicino comune di Cinquefrondi, ed anche rispetto ad altri comuni del territorio; lavori pubblici (dalla ripresa dei lavori dell’eliporto presso l’ospedale ricordando la battaglia per il suo mantenimento, alla ristrutturazione di palazzo Sigillò in vista della futura casa della cultura quale “visione strategica per i prossimi 10/20 anni”, ma anche la sistemazione di un tratto del torrente Jerulli, ed il rifacimento e la imminente pedonalizzazione di corso Mazzini, visto nel contesto più ampio dell’inclusione della città nel circuito regionale della cultura per la Piana assieme a Palmi) e, ovviamente, il prossimo avvio del piano strutturale comunale. Ricordati dal sindaco anche il piano per la messa in sicurezza degli edifici scolastici comunali, la riduzione della pianta organica comunale attraverso il taglio di “figure di cui l’ente oggi non ha più necessità” per un risparmio considerevole sul bilancio comunale (circa 288 mila euro) che saranno impiegati per implementare l’erogazione di altri servizi ma anche per consentire nei prossimi anni lo svolgimento di “concorsi trasparenti dove faremo vincere il merito”. Nel mezzo, l’intervento dell’assessora Nelly Creazzo che ha voluto rimarcare l’importanza ed il ruolo della città di Polistena anche quale “attrattore culturale ed economico” e quindi, registrati anche gli interventi di due cittadini rispettivamente sul valore della bellezza e dell’accoglienza e sulla mancata realizzazione del centro sociale di contrada Grecà, spazio al riferimento ai lavori per la realizzazione della tribuna e dell’impianto illuminante per la struttura di parco Juvenilia, in dirittura d’arrivo, ed alle consultazioni per l’affidamento della gestione del palazzetto dello sport attraverso un incontro con le società sportive del territorio con una chiosa conclusiva al prossimo referendum costituzionale con il fermo invito a votare per il no.