Polistena, M5S richiama PCI alle sue responsabilità Continua la diatriba a margine della manifestazione dello scorso 28 ottobre sulla sanità
di Giuseppe Campisi
Polistena – Ancora scintille tra il M5S ed il sindaco Michele Tripodi. Dopo una serie di botta e risposta a colpi di comunicati stampa e pubblici manifesti con rimpalli delle rispettive responsabilità e rinfacci politici in merito alla gestione della manifestazione dello scorso 28 ottobre, il locale meetup “Libertà e Partecipazione” ha voluto replicare alle esternazioni del gruppo consiliare di maggioranza che, con una nota, li aveva accomunati al Partito Democratico. Dopo aver rilevato, a loro avviso, la “non-risposta” del sindaco al quesito relativo alla discriminazione del movimento in merito all’adesione data all’evento “Prima la Salute” gli attivisti sono passati al contrattacco affondando il colpo e addebitando anche al partito di Tripodi responsabilità dirette ed indirette sulla gestione della cosa pubblica locale, sanità compresa.
Dichiarano infatti i pentastellati: «Il M5S in questi anni ha intrapreso battaglie per la difesa del diritto alla cura dei calabresi. Battaglie che, giova ricordarlo, i parlamentari calabresi del M5S portano avanti giornalmente (con interrogazioni parlamentari e sindacati ispettivi che hanno anche interessato l’ospedale di Polistena), non lesinando querele ai poteri forti che hanno ridotto la sanità calabrese nelle condizioni attuali, condizioni che anche il partito a cui il Gruppo Consiliare “Avanti Polistena” appartiene ha contribuito a determinare». Ma più interessante appare un altro passaggio che gli stessi hanno tenuto ad evidenziare: «Ricordiamo infatti, ai componenti del Gruppo Consiliare che nelle passate elezioni regionali del 2014 il loro partito (e non il nostro) era alleato con il PD essendo presente nella coalizione che ha sostenuto l’attuale governatore della Calabria Mario Oliverio (Partito Democratico). Addirittura l’allora segretario regionale del PdCI Michelangelo Tripodi, con un comunicato stampa del 25 novembre 2014, salutava «con grande soddisfazione lo straordinario successo ottenuto» da Oliverio» è stata la stoccata finale. Proprio quello stesso governatore, da anni impantanato con il nodo commissariamento della sanità calabrese (che va avanti oramai ininterrottamente dal 2010, nda) e contro il quale assai critico, in molteplici esternazioni pubbliche, è stato anche il sindaco di Polistena.
Un annuncio un po’ bizzarro quanto tardivo che giunge a pochi mesi dalla conclusione della legislatura nazionale quello relativo all’intenzione del Governatore, addirittura, di incatenarsi davanti a Palazzo Chigi per smuovere la situazione ma anche «per chiedere giustizia per la mia regione» perché «l’Italia intera deve conoscere la condizione vergognosa, di disparità dei diritti, nella quale viene costretta la mia regione» ha incalzato in occasione della riapertura dell’ospedale di Praia a Mare. Insomma, secondo i grillini, una combinazione di intrecci paralleli inconsciamente riemersi anche in occasione della manifestazione e sottolineati nel passaggio finale del loro intervento: «Riteniamo che tale partito – dicono rivolgendosi al gruppo di maggioranza consiliare – i cui componenti ora sputano nel piatto in cui hanno mangiato, sia corresponsabile al pari degli altri partiti del “sistema” dello sfacelo in cui versa la sanità calabrese. Vogliamo inoltre evidenziare al Gruppo Consiliare “Avanti Polistena” che sul palco allestito per la manifestazione erano presenti sindaci e rappresentanti istituzionali il cui partito di appartenenza è proprio il Partito Democratico: purtroppo nello stato confusionale in cui si trovavano non ne hanno realizzato la presenza!» così respingendo la non gradita equiparazione, con critiche annesse, al partito di Renzi.