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Polistena, realizzato primo film interattivo-emozionale

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State guardando un film. Sul vostro volto si manifestano diverse emozioni. Una web camera coglie quelle espressioni. A seconda di quale emozione prevale, il racconto del film si sviluppa in un modo anziché in un altro. E non vi accorgerete di aver deciso come va a finire il film.
Tutto questo adesso è un fatto. Un progetto sperimentale, fortemente innovativo: per la prima volta la tecnologia del rilevamento del volto viene applicata al cinema creando una nuova forma di interattività.

Il progetto porta la firma di Giuseppe Tigani che ha pure curato la regia di “In transito”, corto interattivo – sceneggiatura di Domenico Campolo – che viene presentato il 31 luglio alle “Corti aperte” di Polistena e rappresenta un rilevantissimo punto di svolta per quanto riguarda la fruizione di un film e il suo stesso realizzarsi come racconto. Dopo l’esordio il corto verrà pubblicato su shinevideo.it.
“In transito” è suddiviso in 13 blocchi narrativi indipendenti e modulabili. Dei “mattoni” che vengono di volta in volta variamente collegati. Si parte da un unico punto in comune, si approda a 4 finali diversi.

Come possono gli spettatori condizionare il farsi del film? Abbiamo sviluppato un complesso programma che attraverso la web cam, grazie a librerie messe a disposizione da Microsoft, è in grado di riconoscere i lineamenti del volto e tradurre quelle emozioni. Il programma esegue una media aritmetica delle espressioni del pubblico, ricavandone una graduatoria. In base all’emozione dominante, il film prende una strada o un’altra. Senza che il pubblico se ne renda conto.
Rilevanti gli sviluppi cui questa tecnologia potrebbe condurre, considerando pure il connubio con la grafica 3D. Un’esperienza di cinema che ancora di più potenzia il ruolo dello spettatore.

“In transito” è composto da due storie. Una mostra la difficile vita di un adolescente le cui azioni si dipanano come pilotate dal “destino”. Il secondo racconto ha per protagonista un agente governativo venuto dal futuro per incidere sugli eventi e salvare milioni di persone da una terribile mutazione genetica.
Ecco, “futuro” dell’innovazione tecnologica, “destino” inteso come possibilità dello spettatore di influenzare il corso del film che guarda, sono concetti pregnanti in questo progetto.
Non professionisti sono gli attori di “In transito”: Mattia Giofré e Ilaria Marina Borgese, due ragazzi che hanno ben volentieri contribuito alla realizzazione del primo film interattivo-emozionale.