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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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Polistena, Reazione Civica chiede dimissioni Borgese Il Presidente del Consiglio Comunale, per la sua recente elezione anche a segretario cittadino del PCI, nel mirino della minoranza guidata da Michele Spanò

Polistena, Reazione Civica chiede dimissioni Borgese Il Presidente del Consiglio Comunale, per la sua recente elezione anche a segretario cittadino del PCI, nel mirino della minoranza guidata da Michele Spanò
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di Giuseppe Campisi

Polistena (RC) – Si rivolgono direttamente al Presidente del Consiglio Comunale i componenti l’intera compagine di minoranza di Reazione Civica per sollecitarne le dimissioni al prossimo consiglio comunale. Una scelta dovuta alle recenti elezioni interne alla locale sezione del PCI per il rinnovo degli organismi dirigenti che ha decretato, tra l’altro, l’elezione dell’attuale Presidente del civico consesso a segretario cittadino del partito.

Una sommatoria di cariche e di incarichi inopportuni ad avviso della minoranza guidata da Michele Spanò che pur evidenziando la non competenza di “entrare in merito alle scelte, del tutto legittime, di un partito politico e tantomeno, mettere in discussione l’integrità morale e politica del Presidente del Consiglio Comunale” si è riservata la legittimità di trarre alcune “considerazioni in merito alla Sua figura super partes” sottolineando come questo nuovo e successivo incarico politico minerebbe il principio di imparzialità in capo allo stesso soggetto, in qualche modo, controllore “preposto a regolare il funzionamento del Consiglio”. Come “primus inter pares” quindi, è il rilievo di Spanò, Baglio, Ferrandello e Ruello, la sua figura andrebbe a perdere la propria autonomia decisionale ed operativa staccata “non solo dai partiti politici e dai gruppi consiliari ma, anche e soprattutto, dal sindaco e dalla giunta”.

Una scelta inopportuna, secondo il ragionamento della minoranza, l’accettazione da parte di Borgese della carica di capo politico del partito di maggioranza comunale che striderebbe, e non poco, con il ruolo di garante dell’intero Consiglio. “Il Presidente del Consiglio comunale è – continua la missiva della minoranza direttamente rivolta al neosegretario nella quale si cita finanche la “Questione Morale” avanzata da Berlinguer nel lontano 1981 – quindi, il soggetto principale a cui spetta il compito di applicare e far rispettare tali regole in quanto Presidente di tutto il collegio, e suo rappresentante. La sua funzione, dunque, risulta neutrale in quanto, non solo non necessita di alcuna maggioranza strettamente politica ma soprattutto perché, non è strumentale all’attuazione di alcun indirizzo politico, bensì al corretto funzionamento dell’istituzione. Esprimiamo, pertanto, la nostra contrarietà a questo doppio incarico da Lei ricoperto, da capo politico del partito di maggioranza e da Presidente dell’assise cittadina. Per questo motivo le chiediamo formalmente di dimettersi da Presidente del Consiglio”.

Ragioni di inopportunità ma anche di pregiudizio politico e di “compatibilità tra la prima carica di un partito politico e la Presidenza del Consiglio Comunale” che la minoranza di Reazione Civica ha prontamente tenuto a sollevare.