di Giuseppe Campisi
Polistena – E’ stato ritirato il
ricorso presentato al Tar da parte della ditta seconda classificata al
bando per l’appalto per la ristrutturazione di Palazzo Sigillò. Un iter
avviato dalla giunta Tripodi, in sinergia con l’allora ministro dei Beni
ed Attività Culturali Massimo Bray, che aveva portato il comune
pianigiano a risultare tra i 137 comuni italiani assegnatari delle
risorse “Cantieri in Comune”, dotato un portfolio complessivo di
198.589.859 euro spendibili nel corso del quadriennio 2015-2018,
assegnando a Polistena il beneficio di un assegno da 3 milioni di euro.
Il progetto concernente palazzo Sigillò – che aveva avuto l’ok
definitivo dalla Stazione Unica Appaltante nell’agosto del 2015 per poi
subire una frenata per via di un ricorso amministrativo che ne aveva
stoppato l’avanzamento dei lavori – fu già oggetto, peraltro, di una
campagna di segnalazione al Comitato del Fai, Fondo Ambiente Italiano,
nell’ambito dell’iniziativa denominata “I Luoghi del Cuore”. Con lo
sblocco delle procedure la storica struttura sarà dunque trasformata in
casa della cultura secondo il programma amministrativo della giunta
Tripodi che ne prevedeva peraltro l’utilizzo quale pinacoteca e museo
comunale oltre che per allocarvi la fornitissima biblioteca comunale e
con la novità della Casa dell’Artista, la creazione di uno
spazio-luogo-laboratorio-dimora dentro il palazzo da offrire a chi vuole
comporre e realizzare un’opera d’arte di sana pianta. “I ricorrenti
hanno rinunciato prima ancora dell’udienza di merito fissata tra qualche
settimana – ha confermato il sindaco – e al di là del tempo perduto,
delle spese che dovranno rifondere, e delle considerazioni politiche a
riguardo, procederemo da domani speditamente per proseguire le procedure
per la firma del contratto, puntando diritti alla successiva
realizzazione dell’opera. Palazzo Sigillò presto diverrà una vera Casa
della Cultura di Polistena e della Piana, in grado di costituire un
punto di riferimento ed un’eccellenza per tutta la Calabria”.