Politica Taurianova, la replica di Cettina Nicolosi a Falleti Queste le parole dell'ex candidato sindaco sulla presunta richiesta delle cariche di vicesindaco e presidente del civico consesso per entrare nella maggioranza: "L'esponente Pd mente sapendo di mentire"
Cettina Nicolosi, consigliere comunale di opposizione del comune di Taurianova, replica a muso duro alle accuse mossele dal consigliere Pino Falleti, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale. L’ex capogruppo del Pd, durante il suo intervento, accusò la Nicolosi di aver chiesto alla maggioranza il ruolo di presidente del Consiglio e di vicesindaco, in cambio del suo appoggio. “Il consigliere Falleti mente sapendo di mentire – afferma la Nicolosi – in quanto è sempre stata la sua maggioranza a chiedere il mio appoggio, già dai tempi del ballottaggio”. Nel 2015, a seguito della prima fase elettorale, nella quale rimasero in sfida l’attuale sindaco e l’allora candidato Roy Biasi, il consigliere Nicolosi afferma che i vertici del Pd regionale le hanno proposto di sostenere la coalizione di Fabio Scionti, nella fase del ballottaggio. “All’epoca accettai – sostiene il consigliere comunale – in modo spassionato e senza pretese, con lo scopo di sostenere un candidato che rappresentasse la novità e che sembrava potesse segnare la svolta per la città di Taurianova, e non uno come Biasi, che aveva incentrato la sua campagna elettorale sulla denigrazione della mia persona. Il mio appoggio è infatti stato fondamentale per la sua vittoria, come successivamente riconosciuto pubblicamente nel comizio post vittoria”.
La Nicolosi sostiene poi che, venne ricontattata dagli stessi esponenti della maggioranza, quando si presentarono i primi segni di frattura all’interno della stessa, affinché potesse rinnovare il sostegno offerto durante la fase del ballottaggio. “Ad onor del vero – sostiene – se fossi stata un’arrivista, avrei subito chiesto un ruolo in Giunta che di sicuro mi avrebbero riconosciuto pur di tenere salda la maggioranza, ma siccome ho avuto grande rispetto del mio elettorato (circa 1600 voti), ho solo chiesto a Scionti e company, di condividere un nuovo programma che doveva essere garantito da un’autorevole presenza in Giunta, poichè di fatto, con l’entrata del mio gruppo, si sarebbe creata una nuova maggioranza dove le nostre idee dovevano essere ben rappresentate”.
La Nicolosi conclude dicendo che, “le offese mosse da Falleti, sono più gravi di quelle rivoltemi dai miei antagonisti durante la campagna elettorale, come lo stesso ricordava, dal momento che le sue hanno l’aggravante di essere state pronunciate durante il civico consesso, istituzione che rappresenta il popolo e in cui si dovrebbe mettere al primo posto l’interesse dei cittadini e non le questioni personali”.