Politica Taurianova, la verità del consigliere Filippo Lazzaro Durissimo attacco nei confronti del sindaco Scionti e di Pino Falleti
Riceviamo e pubblichiamo
Dopo l’ennesimo show di pessimo gusto durante l’ultimo consiglio comunale, a cui ormai ci ha abituato il consigliere Pino Falleti apparso al quanto nervoso, lo stesso continua a fare incetta di brutte figure attraverso i vari comunicati stampa diramati nei giorni successivi. Ma perché ha sentito questa necessità, dopo il silenzio mantenuto nell’ultimo periodo tanto da essere stato definito dai banchi della minoranza come uno facente parte dei cosiddetti “muti di Zorro”? Probabilmente in quel momento ha pensato di essere dentro un teatro a recitare una “tragedia shakespeariana”. Il consigliere Falleti nella sua ultima esibizione, probabilmente senza lucidità ed in preda a una crisi di nervi, tanto da essermi un po’ preoccupato per la sua salute, ha apostrofato alcuni consiglieri come “traditori” perchè avrebbero lasciato la maggioranza, in quanto – secondo lui – il vero motivo sarebbe stato un probabile assessorato mancato oltre ad aver parlato di “dignità”.
Il consigliere Falleti mente sapendo di mentire, essendo anche lui una delle VERE cause che hanno spinto i consiglieri a lasciare la maggioranza. Solo che di fronte alle sue “chiacchiere da bar” ho deciso di rendere finalmente pubblico il perché di tale allontanamento. Premesso che porto rispetto ai miei compagni di viaggio, a differenza di altri, e soprattutto conosco il termine “dignità” e ne faccio una ragione di vita, andiamo ai fatti.
In data 1 giugno 2016 ricevevo una pec dall’attuale presidente del consiglio comunale, con cui, scrivendomi in qualità di consigliere comunale, mi comunicava che addirittura più di un mese prima (il 26/04/2016) ero stato sfiduciato da capogruppo consiliare (senza indicarne gli eventuali motivi) e che tanto era stato comunicato tempestivamente al Sindaco, al Segretario comunale e al Presidente (cioè a lui stesso).
Sottolineo che lo stesso, evidentemente DOLOSAMENTE, aveva però nel frangente continuato ad invitarmi alle conferenze dei capigruppo indicandomi quale capogruppo di “Impresa Calabria”, e facendomi firmare illegittimamente atti pubblici, lasciandomi ignaro di tutto. Di questo fatto politico gravissimo (e non per la carica di capogruppo, mai messa in discussione come dimostra il fatto che ancora lo sono), ho chiesto chiarimenti in primis al Sindaco Scionti, la cui prima e unica preoccupazione è stata quella di chiedermi a non far trapelare fuori dalla maggioranza la notizia, cosa che ho fatto. Successivamente ho chiesto una riunione di maggioranza ad hoc (con pec del 03 agosto 2016 indirizzata al sindaco), auspicando un sereno e pacifico confronto e mettendo ufficialmente tutti a conoscenza di quanto accaduto. Dinanzi a tale richiesta ho visto solo tanti Ponzio Pilato lavarsene le mani! Evidentemente era nei programmi (i loro).
Sono rimasto saldamente in maggioranza mostrando fedeltà e cercando di svolgere nel miglior modo possibile il compito che mi era stato assegnato dagli elettori nonostante la mancanza di confronto all’interno della maggioranza che non consentiva di espletare il mandato per come ritenevo opportuno. Ne è prova la necessità di presentare l’emendamento al bilancio 2016, insieme al consigliere Stella Morabito perché non d’accordo sull’atto di indirizzo adottato per il bando avvocati, avendo il Sindaco nonostante le rimostranze portate nelle riunioni di maggioranza, lasciato quasi invariata la somma destinata ai due avvocati, del tipo: è cosi e basta! Anzi, per usare le sue stesse parole, il bilancio andava approvato SENZA SE e SENZA MA!
Eppure il mio allontanamento dalla maggioranza è avvenuto MOLTO TEMPO DOPO (16 novembre 2016) e PRIMA ancora che fosse votato l’inserimento del quinto assessore nello statuto comunale, al quale non ero affatto interessato né per me né per altri vicino a me – a differenza di quanto il consigliere Falleti lascia intendere – nonostante la proposta l’avessi fatta io sulla base di un accordo tra i partiti all’atto dell’assegnazione delle cariche. Oggi è sotto gli occhi di tutti a cosa è in realtà servito il quinto assessore e quale era la fretta, anzi la “vitale” necessità!
Forse il consigliere Falleti, che si è pure dimesso da capogruppo PD, assieme al Sindaco Scionti farebbero bene, ognuno per la propria parte, a fare un “Mea Culpa”, e possibilmente assumersi le responsabilità della metamorfosi che ha subito l’attuale maggioranza. Trovandosi a circa metà mandato con 4 consiglieri in meno rispetto ai 10 consiglieri iniziali scelti dal popolo e che ha visto il vicesindaco (designato dal PD) dimettersi. Maggioranza inizialmente forte e che ora si regge su un consigliere che ancora non ha chiarito la propria posizione politica essendo al comune alleato del PD (o meglio di quello che è rimasto), e che nello stesso tempo lavora fattivamente per il sostegno elettorale a Forza Italia.
Il Capogruppo di Impresa Calabria
Dott. Filippo Lazzaro