Politica taurianovese, il commento di Cettina Nicolosi Dure le parole del consigliere comunale: "La città langue nell’abbandono e nell’indifferenza della politica centrale"
Riceviamo e pubblichiamo:
Il civico consesso, dell’Amministrazione comunale di Taurianova, si è riunito il 9 marzo e in molti ci siamo dimenticati di munirci di pallottoliere. – Perché?- direste voi.- Come, perché? E’ necessario, anzi indinspensabile!
Non conosciamo, infatti, quale sia il numero dei consiglieri della maggioranza e della minoranza. Ogni volta un tourbillon di cifre, come biglie colorate, scorrono disinvoltamente, sotto gli occhi di tutti.
Da “ La Grammatica della Fantasia” di Gianni Rodari, al “Matematico impertinente “ di Odifreddi, in consiglio si passa con giri di parole fantastiche a numeri impertinenti e per tale impertinenza, relativa a una decina di cifre, basterebbe un semplice pallottoliere, basta rispolverarne uno “ dalla scatola dei gioch-etti”.
Se invitassimo Gigi Marzullo, che non conosce le”intelligenti” manovre per la soluzione degli atavici problemi taurianovesi, rilevata l’incongruenza del conto senza l’oste , si alzerebbe esterrefatto, domandandosi: – Fermi tutti! E’ la minoranza che ha i numeri della maggioranza, o la maggioranza che ha quelli della minoranza?- Il dubbio amletico, sorge spontaneo.
Se tu dai una cosa a me, io ne do un’altra a te e se c’è una cosa che Cambia a Taurianova, è la linea Maginot di quel numero “gongolante”.
Sarebbe opportuno, nel prossimo consiglio comunale, che i numeri si definissero esplicitamente e definitivamente.
Ci hanno volutamente imbottigliato e non troviamo una strada di uscita.Il famigerato quinto assessore che, da circa otto mesi, ha bloccato l’ interesse di una vera pubblica amministrazione, che dovrebbe avere a cuore il famoso “bene di Taurianova”, probabilmente costituisce la soluzione ad un debito politico serio, prevalente sugli interessi della comunità.
Abbiamo promesso e non stiamo mantenendo.
Il malumore, per usare un eufemismo, tra i cittadini è palpabile e sono ormai lontane quelle belle serate, quando in campagna elettorale scaldavamo il popolo con belle parole, parole, parole. La città è il castello incantato nel quale lo scorrere della vita si fermò, quando la fata cattiva decise di punire la povera principessa innocente.
Nella fiaba intervenne il principe azzurro sul suo cavallo bianco e ruppe l’incantesimo, a Taurianova incanti ed incantesimi, nessuno riesce a esorcizzare.
Siamo consapevoli delle ristrettezze economiche e delle difficoltà che abbiamo avuto in eredità, ma se l’amministrazione promette ai propri cittadini deve necessariamente mantenere quanto espresso, possibilmente in tempi rapidi.
La gente non merita parole ma fatti concreti, soprattutto quando si tratta di interventi importanti per la propria dignità e per la qualità della vita quotidiana.
Il tempo scorre inesorabile, ma “Taurianova non cambia”, anzi peggiora. La città langue nell’abbandono, nell’indifferenza di una politica centrale che si è dimenticata delle passerelle e delle promesse sotto quel ciel d’autunno.
Cettina Nicolosi, capogruppo di Taurianova Libera