«Sono dispiaciuta e rammaricata dal dover apprendere a mezzo stampa della difficoltà riscontrata da un’associazione che ha sempre collaborato in modo sinergico con l’amministrazione. Interessare il Garante senza neppure cercare un confronto con noi lo reputo scorretto soprattutto per la disponibilità dimostrata fino ad oggi. Nonostante questo, valutando in primis le esigenze dei nostri alunni, abbiamo subito messo in moto la macchina amministrativa per dare una risposta concreta pur non essendo una nostra competenza. Noi siamo qui per servire, lo faremo e questa situazione sarà senza dubbio risolta nell’arco di pochi giorni, nei limiti massimi delle nostre possibilità».
Queste le parole del vicesindaco Maria Grazia Richichi che da anni si occupa delle politiche sociali a Villa San Giovanni confrontandosi quotidianamente con il Terzo Settore.

Con riferimento all’articolo riguardante la mancanza assistenza agli alunni disabili e il mancato avvio del trasporto degli alunni diversamente abili ai centri di assistenza, gli uffici competenti hanno evidenziato come «l’autoveicolo a ciò adibito è stato riparato recentemente ed è funzionante, specificando che nel periodo estivo è stato utilizzato lo scuolabus e l’autovettura in dotazione al Settore Tecnico che continua ad effettuare il trasporto di un utente ad un centro di Reggio Calabria – si legge nella nota a firma del responsabile settore politiche sociali Francesco Gangemi e del responsabile settore affari generale Maria Grazia Papasidero – Relativamente al trasporto degli alunni al centro di Gallico (Villa Betania), ieri ( 18/09/2018) a seguito di colloqui intercorsi tra gli uffici dei servizi sociali e l’Istituto è stato trasmesso dallo stesso, in ritardo, l’elenco degli utenti con gli orari delle prestazioni. Relativamente al finanziamento del servizio, previsto in bilancio in € 30.000,00 annui , si chiarisce che dette somme vengono spese per la gestione stessa comprendente le spese di manutenzione e consumi dell’autoveicolo ( benzina, olio, filtri e manodopera, estintori gomme, assicurazione, tassa possesso, stipendi al personale) che non sono sufficienti. Nel comune di Villa San Giovanni l’ASA è stata sempre garantita dall’ Istituto comprensivo esclusivamente nei limiti delle risorse che il Comune trasferisce tramite una contribuzione fissa annuale.

Il Comune, che negli anni, è stato l’unico Ente a contribuire per la realizzazione del servizio in favore degli alunni disabili della città, ha effettuato un monitoraggio del servizio nell’ ottica delle attività di controllo e per eventuale miglioramento. Si da atto che per l’anno scolastico 2017/2018 e per i mesi di settembre-ottobre –novembre e dicembre 2018, è stata approvata apposita Delibera da parte del Commissario Prefettizio n. 5 del 26/10/2017, con la quale si accordava un contributo di € 15.700,00, quota parte delle spese che la Scuola doveva sostenere per garantire il servizio. Che inoltre il procedimento di selezione è stato attivato e concluso per l’anno scolastico 2017/2018 dall’Istituto Scolastico e che il Comune si limita a corrispondere un contributo secondo le proprie disponibilità, non essendo di propria competenza occuparsene. I contratti con gli assistenti di base vengono, infatti, sottoscritti con l’Istituto Comprensivo, ed il comune non entra nel merito dei procedimenti».

Chiarito l’aspetto meramente tecnico e gli step affrontati dall’amministrazione, la Richichi ribadisce che «Fa piacere sentir dire dalla presidente Franco che la sua associazione, costituita a giugno 2017 contestualmente alla mia nomina a sindaco ff, ha subito interloquito con l’amministrazione che ha avviato un servizio nell’immediatezza proseguito poi dal commissario Saladino. Sorprende, invece, l’atteggiamento aggressivo di denuncia alla stampa il giorno dopo l’inizio dell’anno scolastico senza confronto alcuno con i dirigenti o con la politica subentrante, con due nuovi assessori e il sindaco eletto. Non si tiene conto delle difficoltà nelle quali un’amministrazione è costretta a operare e gli sforzi che si fanno per garantire servizi essenziali.

Ovvio che siamo dispiaciuti per quanto accade – ha chiarito la Richichi – ma ancor di più per questo modo di fare da parte di un’associazione verso la quale abbiamo prestato sempre la massima attenzione e considerazione. Conosciamo bene il garante dottore Marziale, e con lui all’occorrenza ci confronteremo in quanto è ben consapevole della nostra spiccata sensibilità verso i più deboli. Resta evidente che questo modo inopinato di attaccare senza conoscere le dinamiche non possiamo accettarlo come istituzione in primis e come mamme in secondo luogo. Trovo ingeneroso il modo di fare con la stampa che svolge una funzione stimolante e doverosa ma in questo caso bisogna che si sentano entrambi i punti di vista – ha concluso la Richichi – L’eccessivo allarmismo non giova alla causa dei disabili men che meno ai paladini della disabilità».