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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

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Politico reggino di Fdi pestato a sangue da nipote boss Tegano Vicenda avvenuta un mese fa, ricostruita da Klaus Davi

Politico reggino di Fdi pestato a sangue da nipote boss Tegano Vicenda avvenuta un mese fa,  ricostruita da Klaus Davi
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Un esponente di primo piano del partito Fratelli d’’Italia in Calabria ,
l’’avvocato Francesco Meduri, è stato pestato da Giovanni Tegano, nipote
dell’’omonimo boss della Ndrangheta catturato nel 2010 dall’ allora capo
della procura Giuseppe Pignatone dopo 15 anni di latitanza. Secondo quanto
ricostruito da Klaus Davi https://www.facebook.com/klaus.davi.9 che cita
tra le sue fonti numerosi testimoni oculari nonché il titolare del bar, il
fatto è avvenuto in pieno centro città all’ora dell’’aperitivo, un mese fa.
Secondo il massmediologo ‘i fatti sono avvenuti davanti al super trendy
Caffè Noir. Ritrovo della Reggio bene, pieno città. Target 20-30 anni.
Davanti al locale passeggia un avvocato conosciuto e stimato in città. Si
tratta di Francesco Meduri, esponente di spicco di Fratelli d’Italia,
nipote di un altro avvocato di grido e molto introdotto negli ambienti
romani. Trattasi del senatore Nico D’Ascola, membro della commissione
giustizia della Camera . Il professionista camminava davanti al locale con
la sua ragazza quando una Smart con a bordo Giovanni Tegano (nipote
dell’’omonimo boss pluricondannato) e un altro ragazzo che proviene a tutta
velocità per poco lo investe. Spaventato, Meduri urla ai due “vai
pianoooooooo”. La cosa poteva finire li. Ma quando si richiama all’ordine il
pupillo di una famiglia che detta legge in una città del sud ì, son c….. E
infatti, l’auto fa il giro dell’’isolato e inizia la mattanza.” Sempre
secondo quanto scrive Davi “ Ad assistere alla scena impietriti oltre 50
avventori nonostante che i due avessero picchiato senza pietà anche la
ragazza di Meduri che l’accompagnava . L’unico a intervenire è stato un
ragazzo che ha tentato di bloccare la furia dei due giovinastri. Ma niente
da fare, I due volevano la sottomissione mafiosa e l’ hanno ottenuta,
affinché tutti capissero.” Klaus Davi ha interpellato lo stesso Meduri e il
di lui avvocato Labate che in merito all’’episodio preferiscono “non
rilasciare dichiarazioni”. Il titolare del bar ha invece dichiarato a Davi
in una intervista telefonica “personalmente non ho visto la scena ma nel
locale sono in tanti ad averla vista. Io stavo alla cassa quando è avvenuto
il problema e me l’ hanno riportata. Pertanto sono in grado di confermare
che mi hanno detto che le persone sono quelle citate da lei e che molti
hanno assistito alla colluttazione avvenuta però fuori dal locale sarà
durata cinque dieci minuti.” Il titolare del bar dice che nessuno ha
chiamato la Polizia “non era necessario era solo uno screzio.”.