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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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Pomeriggio di sangue, sparatoria a Limbadi e Nicotera Il bilancio è di due morti e tre feriti. In fuga il killer

Pomeriggio di sangue, sparatoria a Limbadi e Nicotera Il bilancio è di due morti e tre feriti. In fuga il killer
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E’ di due morti e tre feriti il bilancio delle due distinte sparatorie che si sono verificate questo pomeriggio nel Vibonse. Un uomo, Francesco Oliveri, classe 1986 (identificato dai carabinieri dopo alcune ore), arrivato a bordo della sua Fiat Panda e imbracciando un fucile da caccia ha dapprima sparato all’interno di un bar di Limbadi, ferendo tre persone: Pantaleone D’Agostino, ex proprietario del locale, Pantaleone Timpano, colpito al polso e portato al Pronto soccorso dell’ospedale di Vibo anche per un’escoriazione all’addome, e Francesco Di Mundo, colpito di striscio alla tibia destra, ferita medicata sul posto dai sanitari.

Francesco Oliveri

Dopo aver lasciato per terra i tre feriti, l’uomo – che ha agito a volto scoperto – si è recato a Nicotera e ha raggiunto l’abitazione di Giuseppina Mollese, di 70 anni, sparandole un colpo al torace, una ferita che ha provocato la morte della donna poche ore dopo in ospedale,  e successivamente la casa di Michele Valarioti, di 67 anni, ex operaio, uccidendolo sul colpo. L’uomo, si è quindi allontanato a bordo della stessa auto, facendo perdere le sue tracce.  Tra le due abitazioni si trova il Liceo di Nicotera dove si trovavano gli studenti che sono rimasti all’interno della struttura per ripararsi dagli spari. Appaiono gravissime le condizioni dell’anziana colpita con un proiettile ad un polmone che è stata subito trasferita in prognosi riservata e in codice rosso all’ospedale di Catanzaro. Sembrerebbe che prima di piombare in paese il killer abbia sparato altri colpi di fucile contro un’automobile nella frazione Caroni. Sui luoghi delle sparatorie sono intervenute tre ambulanze del 118 e l’elisoccorso arrivato da Catanzaro.

Le indagini sono condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo e della Compagnia di Tropea, che ora si sono messi sulle tracce dell’autore dei gravissimi fatti di sangue. L’auto utilizzata dal killer è stata ritrovata abbandonata a Caroni.