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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 29 DICEMBRE 2024

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Ponte sullo Stretto, il Governo cancella l’opera. Infuriato l’assessore Fedele: «Regalo di Monti»

Ponte sullo Stretto, il Governo cancella l’opera. Infuriato l’assessore Fedele: «Regalo di Monti»

| Il 28, Feb 2013

Nel Consiglio dei ministri Corrado Passera ha relazionato sulla condizione del progetto menzionando il recesso contrattuale della Eurolink lo scorso novembre e l’opposizione in tal senso della Stretto di Messina, impugnata dinanzi al Tar del Lazio. Per il ministero non vi sono le condizioni per concedere la proroga richiesta dal contraente

Ponte sullo Stretto, il Governo cancella l’opera. Infuriato l’assessore Fedele: «Regalo di Monti»

Nel Consiglio dei ministri Corrado Passera ha relazionato sulla condizione del progetto menzionando il recesso contrattuale della Eurolink lo scorso novembre e l’opposizione in tal senso della Stretto di Messina, impugnata dinanzi al Tar del Lazio. Per il ministero non vi sono le condizioni per concedere la proroga richiesta dal contraente

 

 

REGGIO CALABRIA – Il Ponte sullo Stretto non si farà. Pare infatti che il Governo abbia intenzione di staccare la spina in maniera definitiva all’opera. Il Consiglio dei Ministri non ha concesso lo slittamento del termine per l’atto aggiuntivo dell’opera, fissato per il primo marzo. Termine che era stato imposto alla committente Stretto di Messina Spa e al contraente generale Eurolink, guidato da Impregilo, per presentare l’atto contrattuale aggiuntivo, così come richiesto dalla dall’articolo 1 comma 8 del decreto legge 2 novembre 2012, n. 187. Ciò vuol dire che non si procederà alla realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, dato che la società concessionaria pubblica e la Eurolink non sono giunte alla stipula dell’atto richiesto.

In esso Impregilo avrebbe dovuto accettare le condizioni previste dal decreto legge, ovvero la caducazione degli atti di concessione nel caso in cui il Cipe, entro 60 giorni dalla firma, non avesse valutato positivamente la fattibilità del progetto, e se entro i 540 giorni la Stretto di Messina Spa non avesse trovato soggetti finanziatori.

A pochi giorni dall’emanazione del decreto legge del governo Monti, la Eurolink aveva chiuso il contratto con la Stretto di Messina, ritenendo che gli obblighi posti fossero illegittimi e facendo ricorso anche alla Corte europea. Da quel momento nessuna trattativa è stata intavolata. E dunque non è neppure stato perfezionato il contratto e la possibilità che fosse concesso più tempo per la risoluzione del contenzioso è stata negata dalla mancata proroga. Il ministro delle infrastrutture Corrado Passera in una relazione al Cosiglio dei Ministri ha illustrato lo stato attuale degli accordi.

PASSERA: PROROGA SCADE DOMANI, NESSUNA NOVITA’. NO SEGNALI CONCRETI PER RIFORMULAZIONE ACCORDO

“In novembre abbiamo fatto un decreto legge che fissava le condizioni a cui si poteva tenere aperto il progetto (del Ponte sullo Stretto, ndr): ci si è dati 4 mesi, cioé fino al 1 marzo, per riformulare l’accordo con il contraente generale e purtroppo per ora non ci sono stati segnali concreti di voler accedere a quanto previsto dalla legge, quindi la scadenza andrà non rispettata, di conseguenza accadrà quanto prevede la legge”, cioé il contratto decadrà. Lo ha affermato il ministro dei Trasporti, Corrado Passera.

ASSESSORE CALABRIA: NO E’ SCELTA CALATA DA ALTO

L’assessore ai trasporti della Regione Calabria Luigi Fedele, in merito alla decisione del Consiglio dei Ministri di far decadere la proroga del termine per la stipula dell’atto aggiuntivo per il progetto del Ponte sullo Stretto ha evidenziato – tramite un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta – che “ciò rappresenta l’ultimo regalo del governo Monti alla Calabria”. “Ancora una volta – ha aggiunto – il Sud e la nostra regione pagano scelte calate dall’alto da chi dimostra di non avere contezza degli innumerevoli riverberi che potrebbero scaturire dalla realizzazione di un’infrastruttura dall’innegabile valore ingegneristico e tecnologico che apporterebbe alla nostra regione enormi possibilità di sviluppo. Spero, per il bene della Calabria, che i provvedimenti del governo uscente possano essere rivisti dalla nuova classe dirigente chiamata a definire una strategia efficace per risollevare le sorti economiche delle regioni meridionali, e della Calabria in particolare”. “In tal senso – ha sostenuto Fedele – la realizzazione del Ponte costituisce un passaggio cruciale per innescare un circolo virtuoso di crescita e occupazione. Sono, altresì, convinto che, se nell’assetto del nuovo governo, la coalizione di centrodestra avrà un ruolo di peso nel promuovere provvedimenti, il presidente Berlusconi manterrà sempre alta l’attenzione sulle vicende che regolano la questione Ponte, riportando ai primi punti dell’agenda politica la costruzione di una mega-opera che, ad oggi, può rappresentare una svolta per il rilancio dei nostri territori”.