Ponte sullo stretto. Naccari (Pdl): “Bene rinvio e niente penale. Se non si puo’ fare l’opera, facciano un tunnel sottomarino”
redazione | Il 01, Nov 2012
Sul modello realizzato nella Manica
Ponte sullo stretto. Naccari (Pdl): “Bene rinvio e niente penale. Se non si puo’ fare l’opera, facciano un tunnel sottomarino”
Sul modello realizzato nella Manica
Roma 1 nov 2012 – “Ci auguriamo che alla fine dei due anni di verifica
della fattibilità, come ha stabilito ieri sera il Consiglio dei ministri,
il Ponte sullo Stretto si faccia. Se proprio non si può fare il Ponte per
motivi tecnici, studiamo un Tunnel sottomarino come nella Manica. Di questo
collegamento ne hanno bisogno il Mezzogiorno, l’Italia e l’Europa”. Lo
afferma Domenico Naccari, Delegato ai rapporti con le comunità regionali
del Sindaco di Roma Gianni Alemanno. “La buona notizia – aggiunge Naccari –
è che i contribuenti non pagheranno centinaia di milioni di euro di penale
al consorzio che dovrebbe realizzare l’opera. Sarebbe stata una beffa
clamorosa per Calabria, Sicilia e tutto il Paese: Senza Ponte, ma con larga
parte dei soldi pubblici buttati in penali. Ai signori del “No” come
Realacci, politici che pur di rinunciare all’opera avrebbero gioito nel
regalare questi quattrini pubblici al Consorzio, noi affermiamo – dice
ancora il delegato di Alemanno – la volontà di modernizzare il Sud con la
costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina e di altre opere strategiche
per il decollo della Calabria e dell’intero Mezzogiorno. Opere come
l’autostrada Jonica Taranto-Reggio Calabria e l’Alta velocità ferroviaria
Salerno-Palermo via Reggio Calabria insieme all’ammodernamento della tratta
ferroviaria jonica, davvero fatiscente, e l’intero sistema viario interno
che è rimasto agli anni ’30. La Politica – prosegue Naccari – deve guardare
avanti in questa direzione. Deve poter guardare oltre, ai prossimi duecento
anni e non alla prossima legislatura. Per questo deve compiere tutti gli
sforzi per realizzare grandi opere che saranno la leva per attarre
investimenti e il motore per generare lo sviluppo. Ieri c’era la Lega di
Bossi che ci rimproverava tutto in modo pregiudiziale, finanche i soldi per
l’ammodernamento della Salerno Reggio Calabria, mentre il Cipe per il Nord
stanziava miliardi di euro sotto il silezio di tutti. Ora che non c’è più
la Lega si può pensare a grandi progetti infrastrutturali in pieno
Mediterraneo. Anche l’Europa – conclude Naccari – deve comprendere che solo
investendo sul Mediterraneo è possibile la crescita dell’intero Continente”.
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