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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 GENNAIO 2025

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Pontirolo, Roberto Guerrisi di Gioia Tauro per difendere la figlia viene ucciso con un colpo di pistola alla testa Intanto è stato fermato un 58enne

Pontirolo, Roberto Guerrisi di Gioia Tauro per difendere la figlia viene ucciso con un colpo di pistola alla testa Intanto è stato fermato un 58enne

| Il 01, Gen 2025

La scena è straziante: i carabineri sollevano la coperta isotermica dorata e i parenti, al di là del nastro bianco e rosso, vedono Roberto Guerrisi con il volto coperto di sangue, a pancia in su, a torso nudo dopo i tentativo di rianimazione. Il 42enne, operaio alla Tenaris Dalmine da vent’anni e da vent’anni a casa a Boltiere, nell’abitazione di famiglia, è stato colpito da un proiettile che gli ha lacerato il viso e lo ha ferito al torace.I carabinieri e il medico del 118 studiano a lungo il corpo, con i parenti a qualche metro di distanza che si stringono tra di loro. L’autopsia potrà chiarire meglio la traiettoria del colpo, i testimoni parlano di due colpi di pistola ma probabilmente solo uno è andato a segno.

La vittima, di origine calabrese. Roberto Guerrisi, 42enne residente nella vicina Boltiere, si trovava presso la “Db Cars”, all’angolo tra via Fornasotto e via Bergamo, al civico 13, nella località Fornasotto. Si tratta di un’azienda che si occupa di noleggio, vendita e riparazione di automobili. I contorni della vicenda sono ancora tutt’altro che chiari, ma stando a quanto emerso finora la principale pista investigativa che gli inquirenti stanno seguendo riguarda una lite tra due famiglie, sfociata in un omicidio.

Un litigio tra famiglie è sfociato in un omicidio, nel pomeriggio di sabato 28 dicembre, a Fornasotto di Pontirolo Nuovo.


La vittima, di origine calabrese. Roberto Guerrisi, 42enne residente nella vicina Boltiere, si trovava presso la “Db Cars”, all’angolo tra via Fornasotto e via Bergamo, al civico 13, nella località Fornasotto. Si tratta di un’azienda che si occupa di noleggio, vendita e riparazione di automobili. I contorni della vicenda sono ancora tutt’altro che chiari, ma stando a quanto emerso finora la principale pista investigativa che gli inquirenti stanno seguendo riguarda una lite tra due famiglie, sfociata in un omicidio.

Per difendere la figlia maltrattata dal fidanzato
La vittima, in particolare, aveva raggiunto Pontirolo per affrontare e protestare contro la famiglia del fidanzato della figlia, il quale sarebbe stato responsabile di presunti episodi di maltrattamenti nei confronti della ragazza. Nel pomeriggio di sabato, attorno alle 14.30, Guerrisi, accompagnato (sembra) da altri familiari, si è presentato alla concessionaria del Fornasotto. La discussione con la controparte è tuttavia presto degenerata. È spuntata una pistola, che ha fatto fuoco due volte sul 42enne. Uno dei due colpi è andato a vuoto, mentre il secondo l’ha colpito.

La vittima, gravemente ferita, è stata in grado di uscire dal cortile e di percorrere alcuni metri a piedi, verso il semaforo del Fornasotto. Ma poi è collassato a terra, senza vita, sulla pista ciclabile. Sul posto i soccorritori, ma per la vittima non c’è stato nulla da fare.


L’arma del delitto ancora non si trova

Per tutta la serata di sabato la zona attorno alla “Db Cars” è stata battuta palmo a palmo dai Vigili del fuoco di Treviglio, intervenuti in supporto ai carabinieri per illuminare la zona: si cercava l’arma del delitto, che in effetti non è ancora stata trovata. I carabinieri stanno sentendo in queste ore diversi testimoni, sia familiari della vittima che del fidanzato della figlia, per cercare di gettare luce sull’accaduto e soprattutto di dare un volto a chi ha premuto il grilletto. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Treviglio. Intanto è stato fermato un 58enne.

Un litigio tra famiglie è sfociato in un omicidio, nel pomeriggio di sabato 28 dicembre, a Fornasotto di Pontirolo Nuovo.

La vittima, di origine calabrese. Roberto Guerrisi, 42enne residente nella vicina Boltiere, si trovava presso la “Db Cars”, all’angolo tra via Fornasotto e via Bergamo, al civico 13, nella località Fornasotto. Si tratta di un’azienda che si occupa di noleggio, vendita e riparazione di automobili. I contorni della vicenda sono ancora tutt’altro che chiari, ma stando a quanto emerso finora la principale pista investigativa che gli inquirenti stanno seguendo riguarda una lite tra due famiglie, sfociata in un omicidio.

Per difendere la figlia maltrattata dal fidanzato
La vittima, in particolare, aveva raggiunto Pontirolo per affrontare e protestare contro la famiglia del fidanzato della figlia, il quale sarebbe stato responsabile di presunti episodi di maltrattamenti nei confronti della ragazza. Nel pomeriggio di sabato, attorno alle 14.30, Guerrisi, accompagnato (sembra) da altri familiari, si è presentato alla concessionaria del Fornasotto. La discussione con la controparte è tuttavia presto degenerata. È spuntata una pistola, che ha fatto fuoco due volte sul 42enne. Uno dei due colpi è andato a vuoto, mentre il secondo l’ha colpito.

La vittima, gravemente ferita, è stata in grado di uscire dal cortile e di percorrere alcuni metri a piedi, verso il semaforo del Fornasotto. Ma poi è collassato a terra, senza vita, sulla pista ciclabile. Sul posto i soccorritori, ma per la vittima non c’è stato nulla da fare.

L’arma del delitto ancora non si trova
Per tutta la serata di sabato la zona attorno alla “Db Cars” è stata battuta palmo a palmo dai Vigili del fuoco di Treviglio, intervenuti in supporto ai carabinieri per illuminare la zona: si cercava l’arma del delitto, che in effetti non è ancora stata trovata. I carabinieri stanno sentendo in queste ore diversi testimoni, sia familiari della vittima che del fidanzato della figlia, per cercare di gettare luce sull’accaduto e soprattutto di dare un volto a chi ha premuto il grilletto. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Treviglio.

Carabinieri e Vigili del fuoco cercano l’arma del delitto nel prato accanto all’azienda

Aggiornamento

C’è un fermato, sotto torchio da parte dei carabinieri
Ci sarebbe un fermo, per l’omicidio di ieri pomeriggio. I carabinieri l’hanno interrogato a lungo, nella notte tra sabato e domenica, incrociando tra l’altro le testimonianze delle altre persone presenti al momento dell’omicidio. Intanto è stato fermato un 58enne.