Porto di Gioia Tauro, fare chiarezza sugli scenari futuri Il Sul si lamenta del mancato piano di riorganizzazione aziendale
L’incontro tenutosi nei giorni scorsi con i vertici di Medcenter Container Terminal Spa, gestore del terminal contenitori del Porto di Gioia Tauro non ha fatto luce su quelli che saranno gli scenari del futuro dello scalo. I nostri timori sono stati confermati dai dati di movimentazione dei contenitori del 2014 che non hanno fatto registrare quel balzo in avanti prefigurato anche nel piano di riorganizzazione aziendale. Si registra, al contrario, un lieve decremento rispetto ai dati del 2013. Se si continua così è consequenziale che per gli esuberi di personale (circa 300 persone) ci sarà poco da fare e ad oggi, se si esclude un nuovo servizio attivato dall’alleanza strategica denominata 2M tra MSC e Maersk, non si intravede nulla di buono all’orizzonte. Anche se si prospetta l’attivazione di 2 treni a settimana per Nola e Bari a partire dall’ultima decade di febbraio, seppur positiva perché segna un momento di rottura con l’isolamento dello scalo dalla penisola italiana, visto che non si prevede un sostanziale incremento dei volumi, il problema occupazionale del terminal resta irrisolto. Non crediamo infatti che 50.000 movimenti in più o in meno possano azzerare l’esubero attuale di personale. La scelta (o la necessità diventata contingente) di essere monocliente non ha pagato. Questi i fatti, i freddi numeri. Occorre attrarre nuove linee a Gioia Tauro e tutti, compresa la proprietà, si dovranno impegnare in questo senso. Non ci sono più alibi in tal senso. Il tempo stringe, il termine di copertura degli ammortizzatori sociali si avvicina e all’orizzonte non si intravede nulla, neanche un riferimento istituzionale in grado di offrire un punto di interlocuzione autorevole. L’Autorità Portuale di Gioia Tauro è ancora sotto la guida commissariale e la Regione Calabria a quasi 2 mesi dalle elezioni non ha ancora espresso la sua giunta. La ZES, come più volte detto, è un’utopia e se aspettare ancora immobili significa rassegnarsi proprio la rassegnazione significa licenziamento per almeno 300 padri di famiglia, ma il SUL non è disposto a concederlo. Pretendiamo che la politica inizi a fare la sua parte già dalla nomina di un Presidente dell’Autorità Portuale che sia competente in materia di porti e di competizione globale, di una Giunta Regionale che oltre a lavorare per la Calabria tenga ben presente la necessità di mantenere il suo porto “internazionale” e pretendiamo soprattutto chiarezza su volumi e servizi da parte di Medcenter. Confidiamo che la visita del Presidente di Contship Italia Cecilia Battistello prevista per il prossimo 28 gennaio, in occasione dell’inaugurazione della strada del porto che verrà intitolata ad Angelo Ravano il primo a credere nelle potenzialità di Gioia Tauro, possa servire a ridare entusiasmo e concretezza progettuale al porto di Gioia Tauro. Non c’è più tempo da perdere: l’alternativa è un’involuzione progressiva del porto e la Calabria non può permettersi questo lusso.