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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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Porto di Gioia Tauro, Giuseppe Longo: “Si passi dalle parole ai fatti” "Il Porto di Gioia Tauro è stato protagonista troppe volte di proposte vuote e sempre penalizzanti per il territorio che non hanno mai saputo produrre vantaggi per i lavoratori, per i potenziali investitori e per la popolazione della Piana"

Porto di Gioia Tauro, Giuseppe Longo: “Si passi dalle parole ai fatti” "Il Porto di Gioia Tauro è stato protagonista troppe volte di proposte vuote e sempre penalizzanti per il territorio che non hanno mai saputo produrre vantaggi per i lavoratori, per i potenziali investitori e per la popolazione della Piana"
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La discussione sul futuro del porto di Gioia Tauro e dello sviluppo
dell’intera area industriale ad esso retrostante è tornata prepotentemente
alla ribalta con tutte le sue problematicità e criticità, ma anche con
tutte le potenzialità che in esse risiedono e che se adeguatamente e
competentemente sfruttate ed utilizzate potrebbero rappresentare veramente
un nuovo inizio non solamente per la Piana, ma per la provincia, la
Regione, il Mezzogiorno e l’intero Paese.

Negli anni, purtroppo, abbiamo ascoltato troppe parole e i fatti ed i
risultati sono sotto gli occhi di tutti: Il terminal che funziona e
rappresenta, con tutti i suoi problemi legati alla riduzione dei posti di
lavoro, comunque un esempio di come se si vuole si può creare ricchezza e
sviluppo, e l’area industriale retrostante abbandonata a se stessa, priva
di servizi di base alle imprese da diversi anni.

Il Porto di Gioia Tauro è stato protagonista troppe volte di proposte vuote
e sempre penalizzanti per il territorio che non hanno mai saputo produrre
vantaggi per i lavoratori, per i potenziali investitori e per la
popolazione della Piana.

A partire dalla nomina del commissario o del presidente dell’Autorità
Portuale di competenza governativa mi auspico che la scelta ricada su
persone di indubbio valore manageriale, di provata esperienza, capacità e
competenza in materia. Ma oltre allo questione dell’Autorità Portuale con
tutte le positive novità che potrebbero derivare dalla riforma in corso vi
è una questione che è tutta regionale, che se si vuole è complementare alla
vicenda dell’Autorità Portuale, e che riguarda appunto anche la gestione ed
il futuro dell’agglomerato industriale di Gioia Tauro.

Mi riferisco alla istituzione del CORAP, cioè il Consorzio Regionale per le
Attività Produttive, previsto e stabilito con la Legge Regionale n. 24/2014
che prevede il riordino e l’accorpamento dei Consorzi ASI della Regione tra
cui quello di Reggio Calabria che è appunto competente per l’area di Gioia
Tauro, ma che fino ad oggi è rimasto sempre ingabbiato in perverse logiche
ed equilibri di quella città a scapito della Piana.

Sebbene sia passato ormai oltre un anno dalla nomina del commissario e
nonostante quest’ultimo abbia già svolto il lavoro preparatorio necessario,
non si è proceduto ancora mediante l’apposito decreto, alla definitiva
istituzione ed al conseguente avvio operativo, gestionale ed amministrativo
del CORAP, che avrebbe come primo effetto l’eliminazione degli organi
amministrativi e gestionali che fino ad oggi sono stati presenti
rappresentando fonti di spesa e di sperpero per le casse pubbliche.

Credo quindi che se si vuole veramente il bene del territorio, bisogna
essere coerenti e concreti ed abbandonare logiche di gestione del potere a
vantaggio veramente del territorio della Piana.

Mi auguro, allora, che la prossima Giunta Regionale, sicuramente guidata da
Mario Oliverio, sappia e voglia dare una forte risposta a questo territorio
tanto disgraziato quanto ricco di risorse.

Chiedo quindi un impegno unitario perché sono convinto che vi sono problemi
e aspetti che non possono essere utilizzati in maniera strumentale e
personale in quanto riguardano l’interesse di un intero territorio come la
Piana di Gioia Tauro e come tali vanno affrontati con serietà e
responsabilità.

Giuseppe LONGO

Consigliere Provinciale

Candidato nella lista “La Sinistra”