Porto Gioia, Cgil: “Governo mantenga impegni presi” Ancora in bilico la situazione di 400 portuali dichiarati in esubero dal terminalista Mct
di Domenico Latino
GIOIA TAURO – Si susseguono gli appelli e le prese di posizione delle Organizzazioni Sindacali dopo l’inaspettato stop in V Commissione Bilancio della Camera all’emendamento sull’Agenzia di lavoro per la riqualificazione e il riassorbimento in altre realtà produttive dei 400 portuali dichiarati in esubero dal terminalista MCT. Sia in maniera congiunta che singolarmente.
Così come all’unisono è stato firmato il documento con il quale le sigle (Filt Cgil, Fit Cisl,Uiltrasporti e Ugl Mare) hanno proclamato lo stato di agitazione chiedendo, insieme ai dipendenti, un incontro immediato con il presidente della Regione Oliverio e la convocazione urgente di tutta la rappresentanza parlamentare calabrese. Ieri pomeriggio, con una nota stampa, i segretari generali della Cgil Calabria, Angelo Sposato e della Filt Cgil Calabria, Nino Costantino hanno esortato il Governo centrale a mantenere gli impegni presi sia sull’Agenzia che per lo sviluppo produttivo dell’area.
Cresce sempre più dunque il livello di attenzione sull’intera vertenza. “Il sindacato, – si legge nel comunicato – in particolare la Cgil, in questi mesi ha dimostrato un alto senso di responsabilità e condotto una vertenza lunga e complicata tesa a garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e del salario di tutti i lavoratori portuali. Dopo una lunga discussione, il 27 luglio scorso si è addivenuti alla sottoscrizione di un Accordo di Programma Quadro che impegnava, tra l’altro, il Governo ad emanare, in sede di legge di Stabilità, un finanziamento di 45 milioni per l’attivazione dell’Agenzia e per garantire la prospettiva occupazionale ai 400 lavoratori in esubero. In questo quadro, il Sindacato ha sottoscritto con l’azienda MCT l’accordo per la formazione e la ricollocazione degli esuberi nella suddetta Agenzia, in attesa del bacino di carenaggio, del gateway ferroviario e delle altre attività. A questo punto, nel ribadire la nostra forte preoccupazione, chiediamo al Governo di rispettare gli impegni assunti sia in sede di Presidenza del Consiglio che di Ministero delle Infrastrutture”.
La Cgil rilancia, al contempo, la necessità di attivare, rendendolo permanente, un tavolo nazionale non solo per garantire gli impegni già stabiliti ma anche per prevedere nuovi investimenti sul retroporto industriale di Gioia, sulla logistica, sulla Zes e sulla infrastrutturazione. “Il futuro produttivo di Gioia – concludono – è l’obiettivo imprescindibile per rafforzare la battaglia per la legalità che rappresenta per la Cgil a tutti i livelli l’impegno quotidiano di tutti i suoi gruppi dirigenti. Continuiamo dunque, a rivendicare su Gioia e sulla Calabria una attenzione particolare da parte del Governo perché lo sviluppo del porto e della intera area è questione di rilevanza nazionale non più rinviabile ed essenziale per lo sviluppo del Mezzogiorno”.