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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Porto Gioia Tauro, ieri conferenza dell’Authority Convocata per illustrare quali siano state le attività portate avanti dall’ente negli ultimi sei mesi di lavoro

Porto Gioia Tauro, ieri conferenza dell’Authority Convocata per illustrare quali siano state le attività portate avanti dall’ente negli ultimi sei mesi di lavoro
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di Domenico Latino

GIOIA TAURO – È un vulcano in eruzione il Commissario Authority, Andrea Agostinelli durante la conferenza stampa convocata per chiarire, con tanto di slide e documenti, quali siano state le attività portate avanti dall’ente negli ultimi sei mesi di lavoro. Il confronto con i giornalisti, durato più di un’ora, suo malgrado, ha preso la piega di uno sfogo sullo strano caso LCV auto, i protocolli lasciati alla polvere dei cassetti e le accuse di immobilismo avanzate alla vigilia da Cgil e SUL, con i rappresentanti di quest’ultima sigla presenti in sala insieme all’on. penta stellata, Federica Dieni.

Il Comandante difende a spada tratta la professionalità “accertata” del proprio staff e non esita a togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “Questa è un’Autorità che progetta e realizza, mantenendo le promesse – esordisce. I compiti che mi sono stati affidati dal Ministero come fossi un Commissario ad acta sono il completamento di talune opere infrastrutturali come gateway, regolarizzazione dei fondali, sviluppo del comparto nord: tutti completati, in fase di completamento o in aggiudicazione.

Non ci sono bacchette magiche, le procedure amministrative hanno un iter complesso”. A dargli man forte sotto l’aspetto prettamente tecnico, l’ingegner De Maria e, al tavolo, il segretario Spadafora.

Alle accuse di aver intralciato l’azienda BLG con i ritardi nei lavori di banchina è proprio la prima a rispondere: “al contrario, li stiamo frazionando per evitare difficoltà: occupando solo una porzione di 90m su 460, la società ha disponibili sia banchine che scivoli ro-ro. Sono le navi che non arrivano”.

L’argomento poi si sposta sui controlli molto penetranti, spesso causa di lagnanza sia per il concessionario che per gli armatori: “abbiamo commissionato uno scanner mobile da 2,5 milioni da mettere a disposizione di Dogana e GdF – evidenzia Agostinelli prima di fare un “mea culpa” per aver accelerato su Contrepair, società che con istanza di parte aveva chiesto l’insediamento produttivo nelle aree confinanti con il terminal per la riparazione di contenitori (50/60 i dipendenti previsti): “per ora, hanno ritenuto di non sottoscrivere la concessione ma non l’accantoniamo” – spiega.

E i cassintegrati di MCT? “Pesano come un macigno su ogni atto che andiamo a fare: in un ambiente dove la temperatura si alza ogni giorno di più, – dice – trovare soluzioni alternative diventa estremamente difficile”. Per il Commissario, bisogna diversificare le attività senza incidere sulle concessioni demaniali esistenti. L’idea principe è quella di un polo di riparazioni navali.

“Abbiamo trovato in un cassetto un protocollo che il governatore avrebbe dovuto firmare con l’armatore di riferimento – racconta. Da lì, si è pensato di commissionare ad un’azienda leader uno studio di fattibilità che ci aiuti a capire se Gioia può ricevere abbastanza domanda: ci è costato 30mila euro; 500 pagine che saranno pronte a fine maggio, non chiacchiere da bar”.

Si tratta di un progetto che prevede aree di banchina, capannoni con determinate specifiche tecniche, un grande bacino galleggiante, ancora da acquistare o costruire; con un impiego di 320 persone compreso l’indotto. Il tutto salvaguardando le attività già esistenti. Agostinelli parla quindi dell’incontro con Aponte, svoltosi di recente a Ginevra: “gli abbiamo illustrato il piano, ci ha dedicato sei ore di tempo.

MSC metterà solo le navi, stiamo aspettando la dichiarazione d’impegno. E allora, c’è l’intenzione di partire da subito con una richiesta di manifestazione d’interesse, le procedure saranno ad evidenzia pubblica e qui casca l’asino: i tempi raddoppieranno, inutile usare toni trionfalistici in una situazione emergenziale”.

A margine della conferenza, un faccia a faccia con i portuali del SUL: in particolare, Domenico Macrì che, nell’esporre criticità e possibili soluzioni, ha posto l’accento sulla polveriera sociale pronta ad esplodere. “Fate delle proposte, remiamo dalla stessa parte – ha replicato il Commissario Authority. Noi, due volte a settimana andiamo al Ministero dei Trasporti, che sta seguendo l’evolversi della situazione, per cercare disperatamente anche dieci assunzioni in una Contrepair qualunque …”.