Porto Gioia Tauro: presentato lo studio di fattibilità dell’intermodale
redazione | Il 11, Mag 2012
Convegno con Ciaccia, Scopelliti, Stasi, Grimaldi e Bagalà
Porto Gioia Tauro: presentato lo studio di fattibilità dell’intermodale
Convegno con Ciaccia, Scopelliti, Stasi, Grimaldi e Bagalà
(ANSA) – GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – “Questo governo ha la consapevolezza del’importanza del porto di Gioia Tauro per il sistema paese”. Così il vice ministro allo Sviluppo Economico con delega alle infrastrutture Mario Ciaccia a conclusione del convegno promosso dalla Regione Calabria nel quale è stato presentato lo studio di fattibilità del terminal intermodale di Gioia Tauro. Una struttura che accrescerà le potenzialità dello scalo portuale che amplierà, così, i servizi intermodali. Non solo transhipment ma anche logistica quindi. Alla presentazione del progetto di gateway ferroviario alla quale era presente mezza giunta regionale. Oltre al Presidente Scopelliti , infatti erano presenti anche la vice-presidente Antonella Stasi e gli assessori Fedele, Mancini e Caridi. In sala con il vice ministro il presindete dell’Autorità Portuale Giovanni Grimaldi, l’amministratore delegato di Rfi Italia Elia, quello di Contship Italia Marcucci, di Med Center Terminal Container Bagalà, i sindaci del territorio portuale e il ghota dell’imprenditoria portuale gioiese. “Il progetto del terminal, predisposto dalla Port Authority é finalizzato – ha ricordato il presidente dell’Autorità Portuale Giovanni Grimaldi – ad aumentare la competitività del porto e le funzioni dei servizi di qualità dell’hub portuale di Gioia Tauro che diventerà anche un corridoio intermodale comunitario e nodo di rilevanza nazionale oltre a crocevia di diverse modalità di trasporto”. Grimaldi ha anche ricordato come oggi lo scalo calabrese è uno dei pochi porti del Mediterraneo in grado di accogliere le grandi navi portacontainer di nuova generazione. L’Ad di Med Center Bagalà ha ricordato lo stato di crisi dello scalo a causa della competitività e dei costi minori degli scali africani come Port Said. Il terminalista ha chiesto quindi al vice ministro interventi per abbattere le tasse di ancoraggio , la riduzione delle accise sui prodotti energetici ed una fiscalità di vantaggio sul costo del lavoro. L’ad di Rfi Elia ha chiesto regole chiare e non ha chiuso la possibilità che la sua azienda partecipi al bando europeo che la Port Authotity si appresta a varare sul terminal intermodale. Chiaro anche il messaggio arrivato dal presidente della giunta regionale Giuseppe Scopelliti che ha ricordato i vantaggio dello scalo portuale di Gioia Tauro costituiti dalla sua centralità nel Mediterraneo e dalla capacità delle sue infrastrutture . Occorre sopravvivere in questa fase di crisi del settore del trasporto via mare , preparandoci, però, a vincere la sfida del 2015 anno nel quale arriverà la ripresa del settore. Noi – ha concluso Scopelliti – dobbiamo fare un gioco di squadra. Infine il vice -ministro Caccia: Sono qui perché so che Gioia Tauro è un porto strategico per il paese e per l’Europa. Dobbiamo uscire fuori dalla visione dell’opera spot ma lavorare insieme alla Regione per rilanciare il suo ruolo nel Mediterraneo. Caccia ha anche rassicurato gli operatori sullo sblocco dei fondi sulle tasse di ancoraggio già stanziate nel 2011 e si è detto impegnato a valutare anche le altre richieste emerse nel convegno con la riduzione delel accise e il costo del lavoro.
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