“Postepay bloccata”: il messaggio allarme è una truffa L’allerta della Polizia Postale
Continua l’offensiva di mezz’estate di hacker e truffatori
telematici sui nostri conti e carte prepagate o di credito. Come
abbiamo già denunciato noi dello “Sportello dei Diritti
[http://www.sportellodeidiritti.org/]” non si contano più le
segnalazioni di tentativi di frode che vedono soprattutto i titolari
di conti Bancoposta e Postepay di Poste Italiane nel mirino anche se
non sono immuni pure coloro che sono utenti di altre banche. Basta
cascare nelle indicazioni di un semplice messaggio, et voilà, il
conto è prosciugato o ci si trova qualche addebito abusivo sulla
Postepay. Molto arguto è il tentativo che è stato segnalato dalla
Polizia Postale riportato sulla sua pagina Facebook “Commissariato
di PS On Line – Italia
[https://www.facebook.com/commissariatodips/?ref=br_rs]” , in un
post
[https://www.facebook.com/commissariatodips/photos/a.224725717689117/1031578920337122/?type=3&theater]
con tanto di screenshot che vede, suo malgrado coinvolta proprio la
Polizia Postale: «La tua carta è stata BLOCCATA su richiesta della
POLIZIA POSTALE». Nulla di più falso: come dice la forza di pubblica
sicurezza: «Una nostra utente ci ha inviato questo screenshot in cui
siamo menzionati. Si cerca di dare una parvenza istituzionale a quello
che è soltanto un tentativo di truffa». Ancora una volta, rileva
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti
[http://www.sportellodeidiritti.org/]”, non ci resta che invitare
tutti gli utenti a prestare attenzione perché l’insidia è dietro
l’angolo e per evitare di vederci svuotati conti correnti o
prosciugati i plafond delle nostre carte di credito vale la pena
ricordare che gli istituti bancari o Poste Italiane non utilizzano mai
questo tipo di messaggi, a maggior ragione via posta elettronica o
sms, per comunicare il blocco del conto corrente o per chiedere i dati
dell’utente. Nel caso siate comunque incappati in una frode di
questo tipo potrete rivolgersi agli esperti della nostra associazione
tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o
segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte
le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.