“Poteremo i rami secchi dell’organico comunale” Rossano, dopo i disservizi al plesso di Frasso Antoniotti chiede verifiche e provvedimenti disciplinari
ROSSANO (Cs) – Riattivati il riscaldamento e le cucine presso la scuola elementare di contrada Frasso. I serbatoi sarebbero rimasti ingiustificatamente a secco, a causa di una mancata richiesta di rifornimento. Stamani la società incaricata ha provveduto a rimpinguare di gas-metano le cisterne dello stabile. Rientrati, dunque, i disagi che nella giornata di ieri hanno interessato gli studenti ed il personale del plesso scolastico. Nel frattempo il Sindaco, da subito operativo per risolvere lo spiacevole inconveniente, ha chiesto agli Uffici l’attivazione delle procedure per fare chiarezza sulla vicenda, e individuare i responsabili. Pronte tutte le eventuali azioni disciplinari previste dalla legge ed il taglio delle indennità al personale che non produce. Antoniotti: Poteremo i rami secchi della macchina burocratica, deleteri per il Comune e per l’erogazione dei servizi alla Città.
Una volta assicurato il ripristino del servizio, soprattutto della riattivazione del riscaldamento, il Primo cittadino nella mattina odierna (giovedì 8) ha inoltrato una comunicazione al Segretario generale Nicola Middonno per ricevere informazioni riguardo ad eventuali omissioni e responsabilità del dirigente preposto.
Quanto accaduto ieri nel plesso di contrada Frasso – dichiara il sindaco Giuseppe Antoniotti – è un grave disservizio sul quale faremo sicuramente chiarezza per individuarne i responsabili. Dopo essere stato allertato dai genitori, nella giornata di ieri (mercoledì 7), ho chiesto alla Polizia municipale, al Segretario generale e ad un geometra comunale di avviare un sopralluogo al fine di verificare quanto segnalato dai cittadini. Non è stato riscontrato un guasto tecnico, bensì la carenza di rifornimenti nei serbatoi. Mi scuso con i bambini, con i docenti e con tutti gli operatori del plesso per l’accaduto che, sicuramente, non avrebbe avuto ragione di esistere se ci fosse stata più attenzione da parte degli uffici comunali preposti. È chiaro, infatti, che il verificarsi di tale incresciosa situazione non può essere imputata alla gestione politica. Anche perché – precisa Antoniotti – il nostro Comune si avvale di figure manageriali di rilievo, tali da non poter giustificare, nel modo più assoluto, simili avvenimenti. E quanto accaduto, nel particolare, mi offre l’opportunità di esternare pubblicamente la mia totale insoddisfazione per come sono diretti alcuni Uffici comunali. Non sono soddisfatto per le prestazioni offerte da taluni dirigenti, a fronte delle indennità elargite dall’Ente. Non sono altrettanto soddisfatto per come certi Settori erogano i servizi a loro preposti. Anche per questo, nei prossimi giorni – annuncia Antoniotti –, mi farò carico di predisporre opportuni provvedimenti che portino all’abbattimento delle indennità di risultato e a quant’altro elargito a figure professionali che nell’organico comunale assumono incarichi e ruoli strategici, senza produrre alcuna utilità alla comunità. Riguardo al grave disservizio registratosi al plesso di contrada Frasso, ho chiesto al Segretario generale di raccogliere ogni utile informazione e, nell’eventualità in cui si venissero a palesare delle omissioni da parte degli uffici preposti, di attuare – scandisce in conclusione il Sindaco – ogni necessaria azione disciplinare. Una volta chiariti i fatti esporrò denuncia per interruzione di pubblico servizio.
Non appena pervenuta la comunicazione del Primo cittadino, il Segretario generale, Nicola Middonno, avviate le dovute verifiche, ha inoltrato una missiva al dirigente del Settore Pubblica istruzione, Giuseppe Passavanti per chiedere informazioni circa la dinamica degli eventi. Si evince la mancanza – scrive Middonno nella missiva – di una corretta pianificazione da parte di codesto settore che, dai documenti in possesso, sembrerebbe agire in maniera intempestiva per questioni delicate riguardanti il servizio pubblica istruzione. È assurdo, quanto incomprensibile – prosegue la nota – dover constatare che codesto Settore non si sia preoccupato per tempo di verificare se gli impianti di riscaldamento fossero completamente e perfettamente funzionanti per la ripresa delle lezioni dopo la pausa natalizia.