Premio internazionale Città di Gioacchino da Fiore organizzato dal Comune di San Giovanni in Fiore Rosaria Succurro: "La Calabria parla al mondo". Maria Grazia Cucinotta: "L'abate genio della comunicazione che ci dà fiducia nel futuro"
Lo scorso sabato 2 dicembre, si è svolta nell’Abbazia florense la seconda edizione del Premio internazionale Città di Gioacchino da Fiore, organizzato dal Comune di San Giovanni in Fiore e ideato dalla sindaca Rosaria Succurro.
«L’Abate Gioacchino – ha detto Maria Grazia Cucinotta, madrina e tra i premiati dell’evento, seguito in presenza da un migliaio di spettatori – è un genio della comunicazione, ha inventato la modernità e ci infonde fiducia nel futuro, proprio mentre il mondo è pieno di guerre, crisi e incertezza». «Ho girato il mondo per la mia ricerca scientifica e mi sono trasferito in Calabria per scelta, perché qui si sta bene. Molto spesso i calabresi non conoscono le ricchezze e bellezze della regione», ha detto il premiato Yaroslav Sergeyev, professore ordinario di Analisi numerica nell’Unical, luminare e inventore dell'”Infinity computer”, invitando le istituzioni a promuovere con sempre maggiore convinzione le principali risorse culturali, intellettuali e ambientali della Calabria.
Oltre a Cucinotta e Sergeyev, il Premio è stato consegnato ad altre 17 personalità, della scienza, della cultura, dello spettacolo, dello sport e dell’impegno civile: da Derrick de Kerckhove, erede intellettuale di Marshall McLhuan, ad Antonella Polimeni, rettrice dell’università La Sapienza; da Sandra Savaglio, scienziata di fama mondiale e Ordinario di Astronomia e Astrofisica nell’Unical, all’economista ed ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico, a Gianluigi Greco, tra i maggiori esperti al mondo di Intelligenza artificiale. Il Premio è stato realizzato dal marchio GB Spadafora con la collaborazione del creativo Luigi Vircillo. Si tratta di una riproduzione tridimensionale, laminata in oro 24 carati, dei “Tre cerchi trinitari”, cioè l’immagine più nota del “Liber Figurarum” dell’abate Gioacchino da Fiore, che nel XII secolo profetizzò l’avvento della Terza età, di pace e giustizia dentro la storia umana.
«I premiati saranno gli ambasciatori di Gioacchino e di San Giovanni in Fiore. Con questo Premio, intendiamo offrire – ha sottolineato la sindaca Succurro – il racconto di un’altra Calabria, che vuole costruire libertà e progresso coniugando la dimensione locale con quella globale, anche per rimuovere stereotipi e pregiudizi diffusi sulla regione. Vogliamo affermare che la Calabria risponde alla criminalità organizzata con le armi della cultura e del pensiero, che ci liberano dall’angoscia, dalla rassegnazione e dal timore di volare».
All’inizio della manifestazione – aperta da un gruppo di alunni della scuola primaria locale “Fratelli bandiera”, che hanno cantato “Nel cuore della Sila”, brano dell’insegnante Leda Gentile, e dalla banda musicale “Nuova Paideia”, che ha poi eseguito l’inno nazionale – il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, ha consegnato a Succurro il decreto con cui presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito a San Giovanni in Fiore il titolo di Città.
Il Premio alla memoria è stato dato ai figli di Rita Pisano, prima sindaca comunista del Sud e «donna straordinaria – ha rimarcato Succurro – per le lotte di civiltà che ha condotto nel territorio silano e per la sua intelligenza e visione politica, basata sulla cultura come motore del cambiamento».
La dodicenne Ilaria Nicoletti, campionessa italiana di Taekwondo tesserata con la società Taekwondo in Fiore e atleta della Nazionale di questo sport, ha parlato dell’importanza dell’impegno personale per migliorare se stessi e l’intera società, in un tempo in cui i giovani ricevono – ha aggiunto – messaggi ed esempi di violenza e autodistruzione.
Sulla necessità di tornare alla cultura umanistica, di cui Gioacchino da Fiore è maestro, si sono soffermati Greco, De Kerckhove con un video dalla Polonia, l’antropologo e accademico Mauro Minervino, che ha ritirato al suo posto il riconoscimento, e la professoressa Mirella Barracco, presidente della Fondazione Napoli 99 e premiata, tra l’altro, per la sua meritoria attività di formazione specialistica nel territorio e per aver istituito il “Parco Old Calabria” e il museo dell’emigrazione “La nave della Sila”.
Lo scorso 21 novembre, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Premio, il filosofo Andrea Tagliapietra, insigne studioso di Gioacchino, aveva spiegato perché il pensiero dell’abate calabrese è centrale, nella prospettiva di un futuro più giusto e democratico.
Al termine dell’evento dello scorso 2 dicembre – sponsorizzato da A2A e presentato da Ugo Floro e Francesca Russo, peraltro con il patrocinio pubblico della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza – la sindaca di San Giovanni in Fiore ha ringraziato le autorità civili presenti, il presidente Roberto Occhiuto per l’ente Regione Calabria, l’arcivescovo di Cosenza, Giovanni Checchinato, il rettore dell’Abbazia florense, don Rodolfo Antonio Bruschi, la stessa A2A e tutti gli intervenuti.
Gli altri premi assegnati dalla giuria – presieduta da Succurro e composta anche dalla storica dell’arte Anna Maria Galdieri, dall’imprenditrice Antonella Tarsitano, da Luigi Lupo, direttore responsabile del periodico “Una Voce dell’Universo”, e dal docente Unical Pietro Iaquinta – sono andati a: Manuel Dominguez Alcon, scienziato e terapista dello sviluppo neurologico; Simone Alessio, campione mondiale di Taekwondo e numero uno del ranking nella categoria -80 chilogrammi; Angelo Gallo, regista, scenografo e maestro di teatro; Domenico Iannacone, giornalista, regista e autore televisivo di prestigio internazionale; monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, teologo e arcivescovo emerito di Reggio Calabria-Bova; Luigi Novello, fisioterapista di campioni del calcio come Kakà; Alfonso Samengo, vicedirettore del Tg2; Pietro Scarpino, docente nell’università Iulm e vicepresidente di Ntt Data Italia; Mario Sposato, scultore conosciuto anche all’estero per la sua attenzione alla sostenibilità ambientale.