Presentata a Cosenza la “Guida ai ristoranti di Calabria”
redazione | Il 08, Giu 2012
Trematerra: “Colma una lacuna che finora ci penalizzava non poco”
Presentata a Cosenza la “Guida ai ristoranti di Calabria”
Trematerra: “Colma una lacuna che finora ci penalizzava non poco”
“E’ una Guida completa e accattivante che arriva a colmare una lacuna che finora ci penalizzava non poco, un lavoro editoriale che conferma in pieno l’identità ricca e ‘plurale’ della Calabria e mette in luce quanto sia cresciuta in qualità la nostra regione, sul piano della produzione agroalimentare e della enogastronomia.”
Lo ha affermato ieri sera a Cosenza l’assessore regionale all’Agricoltura, Michele Trematerra, intervenendo alla presentazione della Guida ai Ristoranti di Calabria, di Ottavio Cavalcanti e Gianfranco Manfredi (Rubbettino editore), che si è tenuta nella Sala Conferenze di Confindustria.
“La nostra terra è nota anche fuori dai confini nazionali ed europei per l’alto valore dei suoi prodotti – ha aggiunto Trematerra – tra i più genuini per gusto e tecniche di produzione, decantati da dietologi e amanti della buona cucina. Qui, tradizioni e culture si sono fuse nel corso dei secoli, lasciando itinerari eno-gastronomici che non hanno pari, sono un punto di forza dell’economia regionale oltre che una conferma di eccellenza di cui la Calabria e i calabresi possono essere fieri”.
Trematerra ha preso la parola nel corso di una tavola rotonda aperta da Rosario Branda, direttore generale di Confindustria-Cosenza e moderata dal professor Leonardo Alario, alla quale hanno partecipato gli autori della guida.
“Il lavoro di due esperti come il professor Cavalcanti e il giornalista Manfredi – ha concluso l’assessore all’Agricoltura – ha centrato un obiettivo che sta molto a cuore a me e alla linea di governo della Giunta regionale: quello di rappresentare un ‘sistema’ che salda i prodotti dell’enogastronomia e la ristorazione calabrese. E’ un circuito virtuoso e, insieme, una sfida per la quale abbiamo lavorato e lavoriamo, contrastando resistenze, pregiudizi e difficoltà. Le tavole della nostra ristorazione, dai ristoranti più affermati alle più semplici trattorie, possono e devono essere ‘traino’ e ‘vetrine’ dell’enogastronomia regionale: i luoghi privilegiati di una valorizzazione autentica e consapevole delle tipicità e della qualità.”