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Presentata a Lamezia la terza edizione “Felici & Conflenti”

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Presentata oggi, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Nicotera,
Lamezia Terme, la terza edizione di “Felici & Conflenti” – stage di
danze e musiche dell’area del Reventino. Un momento partecipato,
organizzato dal Sistema Bibliotecario Lametino e dal Collettivo
Manifest, coorganizzatori Rivìentu – Coordinamento territoriale del
Reventino. A presentare l’iniziativa, dal carattere culturale e
antropologico, sono stati Alessio Bressi e Christian Ferlaino di Felici
& Conflenti, ed Ettore Castagna, antropologo e tra i maggiori
conoscitori della tradizione musicale e coreutica calabrese. La nuova
cinque giorni in arrivo – 25/ 30 luglio – è stata presentata a Lamezia
Terme perché luogo simbolo della fitta rete di collaborazione tra le
associazioni locali e segno di un evento allargato, dunque, all’intero
territorio calabrese, che va oltre l’ambito localistico. Un invito a
guardare verso il ‘recupero della tradizione’ e tematiche quali turismo
sostenibile e salvaguardia della ‘biodiversità culturale’. Si contano,
infatti, oltre sessanta partecipazioni dall’estero. Felici & Conflenti
ospitale e accogliente, ripensa in maniera consapevole al ripopolamento
e alla valorizzazione del paese.
“Il territorio può essere rivalutato nella prospettiva di un turismo
responsabile e consapevole che abbia il suo punto di forza nell’incontro
fra la comunità, la sua cultura e i visitatori sinceramente interessati
alla sua conoscenza” – afferma Ettore Castagna.
Felici e Conflenti è un evento molto complesso che mette insieme corsi
di musica e ballo, conferenze, turismo, cultura e ricerca. Il tutto in
una atmosfera molto conviviale attraverso la quale gli organizzatori
cercano di sottolineare l’aspetto socializzante della musica di
tradizione. Un evento a metà strada tra il festival e lo stage di musica
e danza, anche se manca la completa formalizzazione di entrambi i
formati. Non ci saranno gruppi di giro e palchi e l’insegnamento sarà
caratterizzato da un approccio orizzontale che meglio si adatta ai
metodi di apprendimento tradizionali dell’area.

I corsi si concentreranno quasi esclusivamente sulla tradizione locale
del circondario del monte Reventino, quell’area interessata al
Pellegrinaggio della Madonna di Visora di Conflenti e che si presenta
come culturalmente e musicalmente caratterizzata e differenziata. Il
corso di danza, coordinato da Serena Tallarico e Andrea Bressi, vedrà la
partecipazione attiva di ballerini di tradizione dell’area. Ci si
concentrerà su quelle stesse danze che si possono osservare nei giorni
della grande festa di Visora. I corsi di canto e organetto, coordinati
da Gianpiero Nitti e Alessio Bressi, si occuperanno del repertorio
vocale e da danza dell’area: quindi gli stili canori e le sonate da
ballo rilevabili in questa porzione di Calabria. Il corso di zampogna,
coordinato da Giuseppe Muraca e Christian Ferlaino si concentrerà sulla
zampogna “conflentana” lo strumento, appartenente alla famiglia delle
surduline, tipico della zona. Sempre legato a questo strumento è il
corso di Yoga che Maura Gigliotti terrà insieme a Ettore Castagna, i
quali guideranno i partecipanti nella pratica dell’hata yoga
accompagnati dal suono della zampogna, una esperienza che mette insieme
la pratica della meditazione e la tradizione musicale popolare. Angelo
Maggio terrà un laboratorio di etno-fotografia perfettamente in line con
l’idea di ricerca che sottende l’intera filosofia di Felici e Conflenti.
Infine il liutaio Vincenzo Piazzetta curerà il corso di intaglio
tradizionale su legno.
Il tutto per i vicoli e le piazze di Conflenti.
I corsi saranno affiancati da una serie di seminari pomeridiani che
ospiteranno alcune fra le più attive figure nel panorama di ricerca
Calabrese:
– 25 luglio, Parallelismi e differenze nel patrimonio coreutico di
cultura orale in Calabria, a cura di Ettore Castagna;
– 26 luglio, inaugurazione mostra Strumenti giocattolo e strumenti da
suono in Calabria, a cura dell’etnomusicologo Vincenzo La Vena
(Associazione Il Cerchio) il quale descriverà i più di cento tra
strumenti effimeri, strumenti giocattolo e oggetti sonori raccolti nella
collezione;
– 27 luglio, Conservazione e trasformazione nella musica di tradizione
orale, a cura del musicista e ricercatore Christian Ferlaino;
– 28 luglio, La musica e la danza nel marchesato crotonese, a cura di
Davide Ancora e con la partecipazione di Salvatore Megna;
– 29 luglio, Figure e paradossi della nostalgia, a cura dell’antropologo
Vito Teti;
– 30 luglio, Musicalità tra alta e bassa Valle del Savuto:
incontro-confronto, a cura del ricercatore Giancarlo Di Toma.
Una serie di attività collaterali arricchiranno un programma già denso:
il 27 luglio si comincerà la giornata con una escursione organizzata da
Conflenti Trekking lungo i sentieri che circondano il paese con partenza
alle ore 9 da località Querciola. Sono previsti inoltre laboratori di
artigianato e cucina locale, feste tutte le sere nonché la grande festa
conclusiva al sabato sera. Prevista infine la personale fotografica di
Miriam Guzzi “All’incanto non c’è fine” esposta nella chiesa
dell’Immacolata di Conflenti Superiore per l’intera settimana.
Il paese sarà pervaso da un’atmosfera unica. I visitatori, quest’anno
provenienti da ogni parte del mondo (Germania, Francia, Stati Uniti,
Turchia, Italia intera) soggiorneranno in case messe a disposizione
dalle comunità locali e vivranno un’esperienza di stretta convivenza con
la gente del posto. I musicisti di tradizione si riapproprieranno dei
luoghi pubblici per fare musica; li si incontrerà nei vicoli del paese
spinti dal desiderio di trasmettere le loro conoscenze ad un pubblico
interessato ed attento. Una circostanza non solo meravigliosa dal punto
di vista umano ma anche una occasione di inestimabile interesse sotto il
profilo della ricerca.