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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 GENNAIO 2025

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Presentato a Reggio Calabria il libro “Voglio la mamma” di Mario Adinolfi L'evento è stato organizzato dal Movimento dei Cristiano Riformisti

Presentato a Reggio Calabria il libro “Voglio la mamma” di Mario Adinolfi L'evento è stato organizzato dal Movimento dei Cristiano Riformisti
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Si è svolta sabato, nella sala Convegni del palazzo storico
della Provincia di Reggio Calabria la presentazione del libro “Voglio la
Mamma”, organizzata dal Movimento dei Cristiano Riformisti con la presenza
dell’autore Mario Adinolfi. L’evento si inserisce
in un tour nazionale che l’autore da quasi un anno sta tenendo in tutta
Italia raccogliendo molto entusiasmo da una parte, e dure contestazioni
dall’altra.

Mario Adinolfi è un giornalista e scrittore da sempre impegnato in politica
tanto da essere fra i co fondatori del Partito Democratico che però lo
scorso anno abbandona per divergenze sui temi etici e da inizio alla sua
battaglia attraverso la pubblicazione e la diffusione del suo libro “Voglio
la Mamma”.

Nel suo intervento Adinolfi inizia subito con gran forza dichiarando che
“quello di cui discuteremo stasera è la verità: c’è qualcuno che non è nato
da una mamma e da un papà? Ovunque io vado la risposta che sento è NO, e
questa è la verità per cui ci battiamo”. Infatti nelle pagine del libro
viene continuamente richiamata la figura della mamma “perché – ci dice
Adinolfi – è una persona non eliminabile. E se il fatto che tutti nasciamo
da una mamma diventa opinabile, se passa questa cosa evidentemente falsa,
allora crolla tutto l’edificio che è la società stessa”. “Se
antropologicamente accettiamo che le persone sono cose – continua l’autore –
allora è l’inferno, perché se le persone sono prodotti allora sono anche
eliminabili, soprattutto se difettati. Se le persone sono cose allora il
percorso è quello di eliminare il prodotto fallato, e tutti possiamo essere
fallati”.

Mario Adinolfi è un fiume in piena e continua spiegando che “questo libro è
nato per far riconoscere i soggetti veramente deboli e che hanno bisogno
della tutela del diritto, e chi è il vero debole fra una persona ricca che
vuole comprare un figlio tramite la pratica dell’utero in affitto ed il
bambino? Non ci sono dubbi su chi sia il soggetto debole e da tutelare: il
bambino”. È una critica dura quella di Mario Adinolfi quella che fa a quelli
che definisce “i falsi miti del progresso”, a partire dal riconoscimento dei
matrimoni alle coppie omosessuali, passando per l’eutanasia e l’utero in
affitto. E su queste tematiche Adinolfi chiama i reggini a battagliare
perché dice “da una parte c’è un popolo e dall’altra c’è un piccolo club. Da
un lato c’è un popolo che deve diventare consapevole e combattere, perché la
verità è che queste cose non stanno nel cuore degli italiani”. E continua
concludendo raccontandoci che “Voglio la mamma è stato scritto quando la
proposta di legge Scalfarotto è stata approvata alla Camera, ma da quel
giorno in poi non sono riusciti ad approvarla anche al Senato e farla
diventare definitivamente una legge. Questo perché stiamo cominciando ad
alzarci, ci stiamo svegliando. Ma dobbiamo batterci ancora e con maggior
forza perché le persone non sono cose, i figli non si comprano, gli utero
non si affittano gli scarti non si eliminano.