Nella splendida cornice del Palazzo delle Esposizioni di Roma, si è svolta, sabato 20 ottobre, la presentazione del libro “Il Primo caso dell’ispettore Morandi” di Domenico Maio, ingegnere di Taurianova. Nella stessa serata è stato presentato, anche, il libro di Simona Mannucci, “Nata dal piombo”. Entrambi i romanzi sono editi da Il seme Bianco. A moderare la serata il poeta ed editore taurianovese Michele Caccamo, il quale si è soffermato sul grande punto in comune che hanno queste due opere. Entrambe, infatti, pur appartenendo a generi letterari diversi, sono un omaggio alla terra natia degli autori. Nel romanzo di Maio, la Calabria, nel libro della Mannucci la città di Gaeta. A prendere la parola dopo Caccamo, è stata la pedagogista e scrittrice Flavia Di Donato, che ha presentato “Il Primo caso dell’ispettore Morandi”. Per lasciare al pubblico il piacere di scoprire, pagina dopo pagina il noir,nel suo intervento, la scrittrice ha stuzzicato la curiosità dei presenti fornendo solamente alcuni indizi di cui è disseminato il racconto.

Si è soffermata su un grande pregio che ha Maio, riconosciuto tra l’altro nelle oltre 50 recensioni presenti sul prestigioso portale IBS.it, la scrittura per immagini che attraverso tratti decisi e nitidi stimola l’immaginazione del lettore. Quest’ultimo si vede passare davanti i personaggi del romanzo come in un film, può amarli o odiarli. Flavia Di Donato ha concluso il suo intervento accennando al finale del romanzo, descrivendone il crescendo di tensione e rivolgendo alcune domande all’autore. Maio ha descritto la genesi del suo primo romanzo. L’autore lo considera, come un capitolo di un’opera più vasta che descrive le imprese del suo ispettore. Non ha fatto mistero, di aver già pronto il secondo racconto, nel quale la storia d’amore, che tanto ha appassionato le lettrici di genere femminile, tra cui la Di Donato, avrà un prosieguo. Per la presentazione del libro di Simona Mannucci è intervenuta Elisabetta Bolondi, critica letteraria del sito solo libri.net. Alcuni passi dei romanzi sono stati magistralmente letti e interpretati da Roberto Fei, attore teatrale e ingegnere anch’egli. Dopo essersi concesso alle domande del pubblico in sala, inerenti la trama del romanzo, i luoghi dell’ambientazione e la natura dei protagonisti, Maio, non senza emozione ha ringraziato i presenti e si è concesso alle foto di rito e la firma delle copie. Tra i presenti a tributare un lungo applauso finale oltre ad amici e colleghi dell’autore alcuni tra i maggiori dirigenti delle società petrolifere operanti in Italia.