Presentato a Schiavonea il progetto di legge sulla pesca A firma del consigliere regionale Bevacqua
Nella suggestiva Piazzetta Portofino di Schiavonea, si è tenuto il Convegno organizzato
dal FLAG (Fisheries Local Action Groups), avente a tema le attività produttive del
settore ittico della fascia ionica. I lavori, introdotti da Cataldo Minò, Presidente
della Società consortile che raccoglie 37 soggetti, tra pubblici e privati, distribuiti
sul territorio, hanno visto succedersi gli interventi Michele Sapia, responsabile
FAI CISL Calabria, Cosimo Caridi, referente AdG FEAMP per la Regione Calabria, il
presidente della cooperativa La Bussola, Ignazio Gentile, Tonino Martilotti, responsabile
di Ittica Schiavonea, Giuseppe Gatto, responsabile presidi della Condotta Slow Food
Sibaritide Arberia e il deputato Francesco Forciniti. Sull’annosa e perdurante problematica
del bianchetto, si è soffermata l’avv. Titti Scorza, già consigliere comunale e partner
privato Flag, sottolineando l’insufficienza dell’attuale normativa europea e la necessità
di una normativa regionale che disciplini la materia e consenta “la creazione del
marchio dop/doc/igp per il prodotto lavorato (sardella salata), che rappresenta un
segno della nostra civiltà millenaria, per far sì che possa essere garantito il diritto
alla tutela della biosfera marina e il diritto al lavoro costituzionalmente garantito”.
Nel corso dei lavori, il consigliere regionale Bevacqua, illustrando il suo progetto
di legge, che depositerà a breve, sul comparto pesca, ha espresso il suo apprezzamento
e il suo sostegno per la determinazione dei rappresentanti dei pescatori nel richiedere
maggiore attenzione dalle istituzioni, invitandoli a non demordere, consapevole che
il miglioramento delle loro condizioni può e deve passare attraverso un’azione sinergica
di tutti gli attori coinvolti. “Sono pienamente convinto – ha affermato Bevacqua
– che sostenibilità ambientale e attività economica non devono andare in contrasto,
ma entrare in sinergia e supportarsi a vicenda. Ecco perché, grazie alla collaborazione
di esperti del settore e di ricerche approfondite, ho predisposto un disegno di legge
organico che, anche facendo leva sulle opportunità rappresentate dall’implementazione
della ZES, individua alcuni cardini per una normativa quadro, attorno ai quali costruire
una efficace politica regionale a favore del comparto pesca. Il necessario recupero
dell’aspetto socio-economico, infatti, impone un approccio integrato che può essere
realizzato solo a partire dal livello locale (da qui la previsione normativa dei
Piani di gestione locale e dei Comitati Locali Integrati), supportato da uno schema
gestionale uniforme che rimetta al centro il ruolo e la responsabilità dell’amministrazione
regionale”. “La finalità complessiva del mio progetto – ha concluso Bevacqua – è
quella di giungere all’adozione di una gestione strategica ecocompatibile, tutelando
e valorizzando la funzione sociale ed economica della pesca e di tutte le attività
che insistono sulla fascia costiera”.