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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 17 DICEMBRE 2024

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Presentazione libro Delle Chiaie a Lamezia: le dichiarazioni del sindaco Gianni Speranza

Presentazione libro Delle Chiaie a Lamezia: le dichiarazioni del sindaco Gianni Speranza

| Il 05, Ott 2012

Mondo libero: “Allibiti dalle dichiarazioni del sindaco”

Presentazione libro Delle Chiaie a Lamezia: le dichiarazioni del sindaco Gianni Speranza

Mondo libero: “Allibiti dalle dichiarazioni del sindaco”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Alla lettera che mi ha profondamente colpito e che considero molto bella di Laura Fazzari a me indirizzata, avevo dato subito una risposta stringata e privata in considerazione del fatto che oggi avrei parlato con lei al Comune così come è avvenuto.

Voglio esprimere anche io pubblicamente le mie considerazioni.

Credo di avere sentimenti umani e forse anche politici analoghi a quelli dell’autrice della lettera che esprime una grande sensibilità e che mi ha veramente toccato.

Io che sono antifascista da sempre e che insieme alla mia generazione ho vissuto la tragedia del neofascismo e degli scontri, io che ero da “una parte” della barricata, ho avuto come unico obiettivo di non volere ingigantire in questa circostanza l’importanza e la visibilità della presentazione del libro e del suo autore.

Delle Chiaie è stato a Lamezia molti anni, prima come latitante e poi come editore di un’emittente televisiva e frequentatore di salotti cittadini.

La concessione di una saletta nel Palazzo Nicotera per la presentazione di un libro ha seguito la trafila solita che seguono tutte le richieste di questo tipo che arrivano in Comune, e come tutti sanno la biblioteca comunale è un servizio pubblico a disposizione di tutti i cittadini che ne osservano il regolamento di funzionamento. Quindi come è ovvio ed evidente, l’Amministrazione comunale è del tutto estranea a questo come a tanti altri eventi che lì hanno luogo.

Del resto se questa presentazione si fosse svolta in una saletta privata cosa sarebbe successo? Sarebbe cambiato qualcosa nei sentimenti dei cittadini? Il fatto che si svolga in una saletta del Comune non è in alcun modo una legittimazione della persona e delle sue posizioni.

All’On. Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, con il quale ho dialogato ieri per telefono, ho spiegato la mia posizione e sono convinto che ne abbia pienamente compreso la dignità. Se io intervenissi, come mi si chiede, dopo che gli uffici hanno concesso una delle sale disponibili della biblioteca, come normalmente avviene per chiunque ne faccia richiesta in occasione della presentazione di libri, e procedessi alla revoca della sala finirei per creare “un caso” e essere accusato di arbitrio amministrativo e di “perseguitare” Delle Chiaie.

Ancora una volta quello che chiedo e mi auguro con forza è che non si verifichino gli incidenti che si sono avuti a Catanzaro e Cosenza.

Infine un’ultima considerazione: avere il dovere della memoria è fondamentale e quindi ricordare quanto di tragico è avvenuto negli anni ’70 è più che doveroso. Quello che ritengo sbagliato e mi auguro non avvenga è di volere ritornare fuori tempo al clima di quegli anni, che per fortuna sono alle nostre spalle.

L’indirizzo antifascista e rispettoso dei valori della Costituzione la nostra amministrazione lo pratica quotidianamente come dimostra la partecipazione di centinaia di giovani lametini al Treno della Memoria e alla visita al ghetto ebraico di Cracovia, al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, al campo di concentramento di Dachau, alla Risiera di San Sabba e alla foiba di Basovizza. O ancora con l’intitolazione di un parco pubblico, dopo 36 anni, al nostro concittadino Adelchi Argada. Ecco perché ritengo ingiusti ed inutilmente offensivi alcuni commenti pubblicati sui social network nei miei confronti ed alcune accuse di persone che conosco da una vita che mi addolorano.

MONDO LIBERO: ALLIBITI DALLE DICHIARAZIONI DI SPERANZA

Le dichiarazioni del Sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, a proposito della presentazione del libro di un certo signore di cui non vogliamo nemmeno pronunciare il nome, ci lascia allibiti.

Oltre alla tecnica ormai consolidata di lavarsene le mani perché gli uffici hanno concesso, a nostro avviso il nostro Sindaco viene meno ad un dovere civile oltre che morale e politico. Lo diciamo a chiare lettere la sala non andava assolutamente concessa a chi può vantare un certo percorso politico e personale.

Associazione Mondo Libero