Presentazione monitoraggio finale progetto Altanum I sindaci di Cinquefrondi, Melicucco e San Giorgio Morgeto discutono di unità del territorio: "Uniti si va più lontano"
Gli egoismi non portano da nessuna parte. Se è vero per la società è altrettanto certo per i comuni. Gli allievi dell’ITIS “Conte Milano” di Polistena hanno messo attorno ad un tavolo i sindaci di Cinquefrondi, Melicucco, San Giorgio e la Commissione Europea per discutere di unità del territorio. L’occasione l’ha fornita il contest nazionale “A Scuola di OpenCoesione” una grande kermesse in cui 160 scuole italiane si sfidano a colpi di monitoraggio civico sui fondi europei e su proposte per lo sviluppo del territorio. Trenta ragazzi dell’ITIS – provenienti dalle quarte E ed F e seguiti dal prof. Domenico Mammola – hanno dato vita al team OrgoglioSud con al centro della loro azione il monitoraggio del progetto europeo “Sulla via di Altanum” che ha permesso di costruire opere nei centri storici dei comuni di Polistena, Cinquefrondi, Melicucco e San Giorgio. I ragazzi hanno presentato il frutto del loro monitoraggio, fatto di cifre e numeri, ma non solo, hanno costruito una idea forte, suggestiva e forse utopistica: ricostruire Altanum, riunendo i 4 comuni.
La tavola rotonda è stata aperta dal dirigente scolastico Franco Mileto, che ha raccontato come l’idea abbia letteralmente contagiato la scuola e come il progetto dei ragazzi sia divenuta una punta di diamante delle attività della scuola. La parola, quindi, è passata ad Alessandra Tuzza, responsabile del centro EDIC Calabria&Europa, una delle antenne della Commissione Europea sul territorio calabrese, che ha raccontato l’esperienza di ASOC. Ha dispensato parole al miele per il progetto dei ragazzi, per l’accuratezza con la quale hanno agito e la solidità dell’idea di fondo, suggerendo ai sindaci presenti in sala che la via maestra per contare sul territorio è quella di stare insieme. Un assist che i primi cittadini non hanno sprecato. Salvatore Valerioti, sindaco di Melicucco, si è spinto anche oltre, chiarendo che i comuni piccoli rischiano l’estinzione, se non si uniscono non possono mantenere servizi all’altezza. Ma non si deve stare insieme tanto per stare, ma avendo una idea comune di futuro e di territorio.
Gli ha fatto eco l’altro Salvatore Valerioti, omonimo e sindaco di San Giorgio Morgeto, che ha chiarito come «le migliori energie dei nostri borghi non possono essere sprigionate se non andiamo insieme. Ma non credo nelle fusioni a freddo, se unità deve esserci, ed io ne sono convinto, deve essere la popolazione ad avere il pallino». Una posizione assolutamente condivisa da Michele Conia, sindaco di Cinquefrondi, che ha infiammato la platea dicendosi convinto che la «stagione degli egoismi produce isolamento. Noi siamo pronti a creare un senso di comunità condivisa con gli altri centri, perché la risposta alla crisi è provare a marciare uniti». Un discorso che è stato arricchito dai dati del team OrgoglioSud che ha dimostrato la possibile città di Altanum come la prima della provincia di Reggio – escluso il capoluogo – e la nona di tutta la regione, utilizzando anche i dati forniti da Domenico Tebala dell’ISTAT. Un potenziale centro culturale, commerciale e turistico di primo piano. Grande entusiasmo nella scuola che, il prof. Mammola, ha definito «una metafora vincente di Altanum, in cui gli studenti che arrivano dai 4 comuni già condividono il senso forte della comunità scolastica e bandiscono sterili campanilismi».