La mia proposta di Primarie “autogestite” comincia ad avere riscontri positivi ed è stata rilanciata da Rosario Piccioni. Si tratta di prendere coscienza che il Commissario del PD continua a trovare scuse per non farle e così impedire al popolo di centrosinistra di scegliersi un candidato a Sindaco che unisca la sinistra e possa battere le destre populiste, clientelari e sempre ambigue nella lotta contro la mafia.
In quest’ottica la proposta di Primarie fai da te deve tendere ad essere inclusiva, non è fatta contro il PD lametino e anzi può servire a liberarlo dalla cappa di un commissariamento che vuole espropriare non solo il PD locale, ma tutto il centrosinistra e la città del diritto di scegliersi in autonomia la propria classe dirigente. In sostanza è contro scelte pensate altrove, calate dall’alto e che di fatto o consapevolmente mirano a farci perdere e a consegnare la città alle destre.
È per questo allora che bisogna fare presto. Le idee ed i programmi per la città de vari candidati di centrosinistra, pur nell’ambito di una cornice comune, differiscono per sensibilità su vari temi quali quelli della difesa del territorio, quelli delle prospettive di tutela e sviluppo della sanità lametina, quelli della salvaguardia dei beni comuni, finanche sulla intransigenza nel rifiutare ogni commistione con il centrodestra, ma ciò non ci deve impedire di trovare una sintesi unitaria per guardare al futuro della nostra città.
Chiedo quindi a Rosario Piccioni e alla sua Lamezia Insieme, a Città delle Idee, a Lamezia Reattiva, ai partiti del centrosinistra (PD compreso) e agli altri movimenti e candidati alle Primarie di vederci Giovedì mattina alle ore 10,30 nella sede del mio punto d’incontro in corso Numistrano per riprendere con sollecitudine un percorso unitario per le Primarie da concludere in tempo utile per poter organizzare al più presto la campagna elettorale vera e propria.
Mi sembra la miglior risposta a chi continua a menar il can per l’aia, proponendo un fantomatico raddoppio delle Primarie con il chiaro scopo di arrivare a dire all’ultimo momento che non c’è più tempo per farle e così tirare fuori dal cilindro l’uomo o la donna della Provvidenza.

Nicolino Panedigrano