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TAURIANOVA (RC), VENERDì 10 GENNAIO 2025

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Primarie Pd, il coordinatore del circolo di Amaroni sostiene Massimo Canale

| Il 06, Feb 2014

“Uno stato pietoso quello del PD della Calabria, le cui responsabilità non possono essere attribuite esclusivamente a chi ha dimostrato di possedere doti non comuni se è riuscito nell’abile impresa di costruire sulle macerie di un partito il grattacielo di una storia politica personale dagli sviluppi imprevedibili”

Primarie Pd, il coordinatore del circolo di Amaroni sostiene Massimo Canale

“Uno stato pietoso quello del PD della Calabria, le cui responsabilità non possono essere attribuite esclusivamente a chi ha dimostrato di possedere doti non comuni se è riuscito nell’abile impresa di costruire sulle macerie di un partito il grattacielo di una storia politica personale dagli sviluppi imprevedibili”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Il risultato più importante da cogliere con lo svolgimento delle primarie del 16 febbraio e che dovrebbe accomunare tutti e quattro i candidati alla segreteria regionale non può che riguardare la cessazione del commissariamento e l’affrancamento del PD calabrese dal romano-centrismo che lo ha pesantemente emarginato fino al punto da confinarlo a estrema periferia nell’era Bersani e da ridurlo a mera residualità nella considerazione della nuova classe dirigente che guida il PD nazionale di Matteo Renzi. Uno stato pietoso quello del PD della Calabria, le cui responsabilità non possono essere attribuite esclusivamente a chi ha dimostrato di possedere doti non comuni se è riuscito nell’abile impresa di costruire sulle macerie di un partito il grattacielo di una storia politica personale dagli sviluppi imprevedibili! Ecco perché è forte la tentazione di dissociarmi totalmente da quanti vanno affermando in coro che l’unico risultato conseguito da Alfredo D’Attorre sia stato quello di arrivare in Calabria da professore e di essersene andato via da deputato di Catanzaro, dove è riuscito nell’incredibile impresa di concepire il parto gemellare del segretario provinciale e di farlo effettuare ai novelli portatori d’acqua del “rendismo” calabrese. Temo purtroppo che la data del 16 febbraio possa segnare un’altra brutta tappa del PD calabrese e veder consegnato il partito dal ristretto clan dei “nominati” al più vasto club degli “innominati”, a meno di uno straordinario scatto di orgoglio della Calabria positiva che, con una partecipazione massiccia, potrebbe impedire la riconsegna del PD alle rappresentanze istituzionali attualmente più screditate, riconosciute tali dallo stesso Matteo Renzi! Da renziano, non rendiano, della prima ora avverto l’esigenza di lanciare un appello a tutti coloro che si sono schierati convintamente con il Sindaco di Firenze a prescindere dalle previsioni e dai sondaggi, oltre che dalle lusinghe, perché prestino la massima attenzione nel fare la loro scelta nelle prossime primarie, non fosse altro che per far capire che il popolo democratico, quello vero dei militanti, non è disponibile ad assecondare le piroette dei protagonisti assoluti ed indiscutibili del trasformismo più becero che si sia mai registrato nella storia della politica calabrese!
Mario Muzzì, Circolo Pd Amaroni