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TAURIANOVA (RC), VENERDì 27 DICEMBRE 2024

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Primo caso di Ebola diagnosticata nell’Ue Il caso è stato registrato in Spagna

Primo caso di Ebola diagnosticata nell’Ue Il caso è stato registrato in Spagna
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Il 6 ottobre, le autorità spagnole hanno segnalato un caso confermato di malattia
del virus Ebola (EVD) di un operatrice sanitaria che ha partecipato al trattamento
del secondo paziente spagnolo con infezione da Ebola rimpatriato in Spagna. Il paziente
è arrivato in Spagna il 22 settembre ed è morto il 25 settembre. L’operatrice sanitaria
infetta rappresenta la prima trasmissione dell’infezione da Ebola in Unione europea.L’operatrice
sanitaria è una donna che lavora nell’ospedale di La Paz-Carlos III di Madrid. Secondo
quanto riferito ha mostrato i sintomi della febbre il 30 settembre. Secondo il Ministero
spagnolo della sanità, ha partecipato alla cura medica del paziente rimpatriato
e indossava appropriata attrezzatura di protezione personale. Lei è stato ricoverata
all’ospedale della Paz-Carlos III (Madrid) il 6 ottobre ed è sotto rigoroso isolamento.Le
autorità spagnole hanno avviato il controllo di 22 persone che sono state a contatto,
soprattutto sono controllati il personale medico ma anche familiari,. Il marito del
lavoratrice sanitaria è stato posto in quarantena come misura precauzionale. Sono
in corso analisi per scoprire le cause del contagio. Due esperti dell’ECDC sono stati
inviati in Spagna per assistere all’inchiesta.

Aggiornamento della situazione epidemiologica in Africa occidentale

Secondo i dati in possesso, a partire dal 1 ottobre, la distribuzione dei casi del
virus EVD è il seguente:

•Guinea: 1 199 casi e 739 morti;

•Liberia: 834 3 casi e morti 2 069;

•Sierra Leone: 437 2 casi e 623 morti;

•Nigeria: 20 casi e 8 morti, con l’ultimo caso confermato a Lagos il 5 settembre
2014 (33 giorni fa) e nello stato di fiumi su 1° settembre 2014 (37 giorni);

•Senegal: 1 caso, nessun decesso, confermato il 28 agosto 2014 (41 giorni). Tutti
i contatti hanno completato i 21 giorni di isolamento

A partire dal 7 ottobre, secondo le autorità nazionali:

•Stati Uniti: il paziente liberiano Thomas Eric Duncan ricoverato a Dallas per
aver contratto il virus dell’ebola è morto. Lo rende rende noto l’ospedale. Era
la prima persona a cui l’ebola era stata diagnosticata negli Usa. Duncan era arrivato
in Texas lo scorso 20 settembre dalla Liberia per visitare la famiglia. Da giorni
era in condizioni molto “critiche”.;

•Spagna: 1 caso, nessun decesso, isolato il 6 ottobre 2014.

Una volta che viene rilevato un caso e sono attuate misure appropriate di controllo
dell’infezione Ebola, il rischio di trasmissione diventa estremamente basso. Interventi
per ridurre il rischio di diffusione da un caso importato, pertanto, dovrebbero mirare
a limitare questa finestra temporale.Questo, come ricordano le istituzioni sanitarie
internazionali, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti
[1]”, può essere fatto per esempio informando i passeggeri che arrivano da paesi
interessati, della possibilità di sviluppare EVD e ricordando ai professionisti
sanitari di questa possibilità nel valutare un caso di provenienza da paesi colpiti
nelle ultime tre settimane. Ciò è particolarmente rilevante per una situazione
come il caso di Dallas, Texas.